venerdì, Dicembre 8, 2023
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Pescatori mazaresi sequestrati, a Trapani bandiere a mezz’asta

Bandiere a mezz’asta oggi a Trapani in segno di solidarietà  per i pescatori mazaresi sequestrati in Libia.

Per lo stesso motivo stanotte resteranno accese le luci del Palazzo comunale “in segno di speranza che scrutando l’orizzonte, il mare veda rientrare i nostri concittadini pescatori mazaresi/trapanesi, siciliani, italiani ed europei” – dice il Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida che oggi invita a non non abbassare l’attenzione sulla vicenda.

“Abbiamo seguito con umana e solidale speranza oltre che in silenzioso rispetto per l’azione d’intelligence del governo, seppur a distanza, la vicenda del prolungato sequestro dei pescatori mazaresi.  Oggi pubblicamente e simbolicamente diciamo basta e invitiamo tutte le Città e le comunità dei pescatori italiani a e auspichiamo la medesima determinazione che il Governo ha avuto per liberare gli ostaggi in Niger. Esprimiamo intanto la piena solidarietà al Sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, ed alla comunità mazarese (oggi ancora in “processione” al Governo di Roma che in questo momento così grave non può essere lontano dai territori), unitamente alle famiglie mazaresi”.

Previsto proprio per questa mattina a Roma l’incontro tra i familiari dei pascatori e l’Assessore Andreana Patti .

“Il Sindaco Quinci – continua Tranchida  – oggi non sarà da solo a Roma con i suoi concittadini, davanti Montecitorio, insieme alle famiglie dei pescatori. Facciamo sentire la vicinanza dei Comuni porto di mare, delle nostre famiglie di pescatori, dei cittadini trapanesi siciliani italiani ed europei, uniti nel dire basta ad una vicenda di barbarie che non può essere relegata in capo al dolore delle sole vittime e familiari. Un gesto importante che non può rimanere indifferente a chi ci governa ed un invito alla stampa a divulgarlo il più possibile. Questa assurda vicenda non puo’ essere disattesa da nessuno. Auspico, piuttosto, che anche l’ANCI Sicilia e quella di Roma facciano proprio l’appello che proviene dalla piu’ grande marineria peschereccia d’Italia” – conclude Tranchida.

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