venerdì, Aprile 19, 2024
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Innovazione ed economia circolare applicata all’agricoltura al centro dell’incontro tra l’Università di Perugia ed il Comune di Marsala

Si è svolto questa mattina in videoconferenza un importante incontro tra il Comune di Marsala e Il dipartimento di Ingegneria Ambientale dell’Università di Perugia. L’incontro ha avuto come oggetto una dimostrazione tecnico-scientifica di produzione, tramite la fermentazione del mosto d’uva, di CO2 naturale (green-metane), in grado di sostituire il normale gasolio di origine petrolifera utilizzato dagli attuali trattori per la coltivazione delle vigne.

Durante la  dimostrazione, il professore Stefano Falcinelli dell’Università di Perugia e  l’ingegnere Andrea Capriccioli (detentore del brevetto di matanazione) hanno ricavato  metano sintetico da un apposito impianto in cui si combinano l’idrogeno e l’anidride carbonica proveniente dalla fermentazione del mosto. All’incontro hanno partecipato l’assessore allo sviluppo economico Oreste Alagna, in rappresentanza dell’amministrazione Grillo, l’enologo marsalese dell’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio, Mario Ragusa, per la start-up Vienergy (che già a Marsala ha avviato un progetto di stoccaggio e cattura della Co2 dai mosti), Biagio di Pietra, tecnico dell’Enea, e Gianfranco Maltese amministratore de “I Nuovi Mille”. 

L’assessore Alagna ha espresso massimo interesse verso il progetto. “Come è stato dimostrato – evidenzia l’Assessore Alagna – la produzione di vino sostenibile è possibile e concretamente realizzabile. Avvieremo un tavolo tecnico insieme agli assessorati regionali al territorio e ambiente e all’agricoltura – già coinvolti anche grazie all’intervento dell’on. Lo Curto –  per agevolare da parte delle imprese agricole la partecipazione a progetti che trasformino in realtà concreta i risultati della sperimentazione. Un’opportunità per le nostre aziende vitivinicole, che potrà tradursi non solo in un notevole risparmio in termini di energia ma anche in un importante contributo alla riduzione degli inquinanti per l’ambiente. Allo stesso tempo avviare progetti di economia circolare, come questo, rappresenta un formidabile strumento di promozione del nostro territorio”.

“L’innovazione – spiega Ragusa, esperto del settore vinicolo – sarà il cardine di questo cambiamento economico e strutturale: per ripensare i nostri modi di produzione e consumo e per trasformare i rifiuti in prodotti ad alto valore aggiunto, avremo bisogno di tecnologie, processi, servizi e modelli imprenditoriali nuovi che plasmeranno il futuro della nostra economia e della nostra società”.                                                                                                                    

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