“Approfitto del dibattito in aula dove oggi vengono posti temi essenziali che riguardano la scuola, la sanità e gli incendi per chiedere alla Presidenza dell’Assemblea e al Governo, in considerazione delle criticità che riguardano il mondo dei Consorzi di bonifica, sia relativamente agli organici carenti con scarsi servizi e aumenti di gestione, sia relativamente invece al fatto che i servizi svolti da ditte esterne aggravano i costi di gestione, se si possa affrontare in maniera risolutiva il tema proponendo un’opportuna riqualificazione del personale e l’avvio in automatico dell’iter relativo al turnover”. Lo afferma Vincenzo Figuccia, deputato dell’Udc all’Ars. “I debiti dei Consorzi di bonifica da tempo hanno superato i 120 milioni e se non si interviene immediatamente – prosegue Figuccia – con una norma, ci saranno tanti esposti alle autorità competenti che rischiano di vederne aggravata la situazione finanziaria. Il corretto servizio irriguo va coerentemente collegato al sistema del mondo agricolo e, complessivamente, al ecosistema ambientale. Non si può parlare di incendi se si elude l’urgenza di rendere efficiente il servizio irriguo, necessità che equivale a riformare i consorzi di bonifica. Per cui – conclude – vorrei chiedere di inserire una norma approfittando di questo momento per risolvere definitivamente il problema”.