giovedì, Aprile 25, 2024
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“Basta basta basta!!!”: il Sinalp invita a denunciare il federalismo dei ricchi

Questo Governo Nazionale continua imperterrito nella distruzione del Sud facendo propria, al contrario, la famosa massima di Robin Hood, e cioè “rubare ai Poveri per donare ai Ricchi”.

Nella legge di stabilità, che dovrebbe essere approvata a breve, invece di eliminarla, si rinvia l’entrata in vigore del federalismo fiscale certificandone contestualmente la volontà della sua realizzazione, donando le entrate fiscali, pagate dalle aziende italiane o dalle aziende estere operanti in Italia, alle Regioni dove hanno le loro Sedi Legali.

Anche un bambino che ha appena imparato a fare 2+2 si rende conto che questo sistema, certificato da questo Governo è un furto senza alcuna scusante contabile, morale, civile e giuridica.

Il Sistema economico dell’intero Sud e della Sicilia in particolare, con l’entrata in vigore di questo sistema, verrà definitivamente distrutto e si completerà la scomparsa sociale e culturale delle regioni del Sud iniziata con l’unità d’italia nel 1861 e confermata con la truffa della concessione della Costituzione Siciliana del 1947 senza mai permetterne la sua applicazione per intero.

Oggi il sistema produttivo italiano è tutto concentrato nelle regioni del Nord. Il 75% delle  aziende nazionali ed internazionali che operano su tutto il territorio Italiano hanno la loro sede legale in Lombardia e in misura ridotta in Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna, ma hanno filiali e punti vendita in tutta italia ed in particolar modo al Sud.

Questo fa si che producono lavoro, utili e tasse al Sud ma trasferiscono questa ricchezza e pagano le tasse nelle regioni dove hanno la sede legale, quindi nelle regioni del Nord incentivando la “transumanza” del denaro dal Sud al Nord.

Questo circuito perverso del federalismo fiscale all’italiana che pende come la spada di Damocle sul Sud, farà incassare gli utili e le quote di Irpef ed Iva alle Regioni dove verranno pagate, togliendo definitivamente quanto invece spetterebbe al Sud.

Il criterio che verrà normato sarà quindi “io Regione spendo i soldi dello Stato, e io Regione ricca, sede legale delle aziende, spendo e spando anche con i soldi della Regione povera.

Non è pensabile, ad esenpio, che la nostra multinazionale del petrolio assieme ad altre società straniere estraggano il petrolio nelle coste siciliane e nel suo entroterra per poi trasferire gli utili ed il pagamento delle tasse in Lombardia dove hanno la loro sede legale.

Il Sinalp chiede al Presidente della Regione Siciliana di intervenire su questo ennesimo schiaffo che la politica nazionale ha assestato alla nostra isola, per evitare il furto della ricchezza prodotta nella nostra isola approvando una legge che obblighi tutte le Aziende che operano nel territorio regionale ad istituire la sede legale in Sicilia.

Invita i parlamentari siciliani, rappresentanti dei movimenti politici nazionali, di prendere posizione chiara e netta in difesa degli interessi del nostro popolo e di non vendere gli interessi della Sicilia per una comoda poltrona ben retribuita.

Invita inoltre i parlamentari siciliani rappresentanti della Lega di battersi per un vero federalismo fiscale popolare che sia in grado di redistribuire la ricchezza aiutando veramente i territori più svantaggiati.

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