sabato, Aprile 20, 2024
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Manovra 2021, bonus e agevolazioni. Ecco le novità in vista

Con 298 voti favorevoli, è passata alla Camera dei Deputati la Legge di Bilancio 2021 per cui si attende ora l’esame del Senato.

Tra le misure in campo, la proroga del Superbonus anche per il 2022,  l’incremento a 16mila euro per il bonus mobili, il bonus bagno per il cambio di docce e rubinetterie, bonus per gli chef ed anche un voucher per l’acquisto di occhiali da vista.

Molte le misure previste  a sostegno del lavoro di autonomi e non.

Tra queste, c’è ad esempio la possibilità di sgravi al 100%  per 3 anni per le nuove assunzioni, da gennaio 2021 a dicembre  2022 per i giovani under 35.  Le misure saranno applicabili sia per i contratti a tempo indeterminato che per le trasformazioni di contratti da tempo determinato a tempo indeterminato.

Gli sgravi saranno usufruibili per 4 anni se le assunzioni vengono fatte al Sud: in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.  

Incentivo al 100% anche in caso di assunzione di donne disoccupate.

Per le aziende ubicate al Sud, fino al 2029 è previsto l’esonero al 30% dei contributi previdenziali e assistenziali per i dipendenti.
Confermata inoltre la proroga, per altre 12 settimane, della Cassa integrazione gratuita per le imprese. Queste dovranno svolgersi tra l’1 gennaio e il 31 marzo per i trattamenti di cassa integrazione ordinaria e tra l’1 gennaio e il 30 giugno per l’assegno ordinario e la cassa integrazione in deroga.

Entro il 31 marzo prossimo, i datori di lavoro privati potranno usufruire dell’esonero dal  versamento dei contributi previdenziali a loro carico per un massimo di 8 settimane. Sono esclusi da ciò i datori di lavori del settore agricolo che non richiedono i trattamenti di Cig Covid.

Per le partite iva della gestione separata Inps arriva l’Iscro –  Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa –  che prevede un contributo che varia dai 250 agli 800 euro per 6 mensilità per le partite iva aperte da almeno 4 anni, con un reddito non superiore a 8.145 euro e che nell’anno precedente alla richiesta sia stato inferiore del 50% rispetto alla media nei tre anni precedenti. La misura dovrebbe essere finanziata fino al 2023.
Esteso fino al 31 marzo anche blocco dei licenziamenti tranne nei casi di fallimento, di cessazione dell’attività o nel caso in cui l’esodo sia conseguenza di incentivi e mirati accordi aziendali.
I contratti a tempo determinato potranno essere prorogati fino al 31 marzo.

Il congedo paternità passa da 7 a 10 giorni per il 2021.

A partire dal 2022 è inoltre previsto un fondo di 2 milioni di euro  per la parità salariale, con l’obiettivo di favorire le pari opportunità sul luogo di lavoro.

50 milioni di euro saranno stanziati, per il 2021, per favorire il rientro a lavoro delle lavoratrici dopo la nascita di un figlio.

Incentivi fiscali anche per i lavoratori altamente qualificati rientrati in Italia prima del 2020 e già iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero. Confermato inoltre per i lavoratori dipendenti il taglio del cuneo fiscale anche per i redditi tra i 28mila e i 40mila euro (in scadenza a fine 2020

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