venerdì, Marzo 29, 2024
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Dalla Sicilia boom di richieste per WeFree, il progetto di San Patrignano per la prevenzione delle dipendenze

Successo degli incontri realizzati nella nuova modalità a distanza con il sostegno di Fondazione Sicilia per sensibilizzare studenti e famiglie sui rischi dell’uso di sostanze

Tutti i numeri dell’iniziativa che ha coinvolto i territori di Enna, Trapani e Catania

Oltre 500 studenti coinvolti in due mesi insieme a quasi 40 docenti, un evento pubblico con 300 partecipanti, un incontro di formazione con gli iscritti alla Facoltà di Scienze dell’educazione e di Psicologia dell’Università di Catania. Sono i numeri del progetto WeFree di San Patrignano realizzato in collaborazione con l’associazione Amici di San Patrignano Sicilia e con il sostegno di Fondazione Sicilia. Iniziato nel 2020 e interrotto nella prima fase della pandemia, il progetto si è appena concluso con successo e con molte richieste da parte delle scuole dell’isola che vorrebbero ripetere ed estendere l’esperienza. 

Le molteplici attività di WeFree rivolte agli studenti, ai docenti e alle famiglie per sensibilizzare e aprire un dibattito sui rischi connessi all’uso di sostanze sono state riprogrammate da novembre dello scorso anno in modalità a distanza attraverso incontri online e il documentario “#Chiaroscuro, un reportage sulla fatica di crescere”, il nuovo strumento realizzato da San Patrignano per prevenire le dipendenze e dare continuità a WeFree anche in tempo di Covid. Complessivamente più di 500 studenti dell’Istituto Majorana di Torina (EN) e dell’Istituto Cipolla-Pantaleo-Gentile di Castelvetrano (TP) hanno seguito con grande attenzione le storie di Carolina, Melita e Federico, tre ragazzi che hanno svolto il percorso di recupero in comunità, oggi si sono reinseriti e in #Chiaroscuro raccontano le loro esperienze, i loro errori, la fatica di rialzarsi e la gioia per una vita ritrovata. Dopo la visione del documentario i ragazzi siciliani hanno preso parte attivamente al dibattito online con i protagonisti del filmato, pronti a rispondere alle loro domande.

#Chiaroscuro è uno strumento di prevenzione che ha l’aspirazione di essere trasversale, con l’obiettivo di raggiungere non solo il mondo adolescente, ma anche di essere fruibile da docenti, genitori ed educatori. Per questo il progetto WeFree in Sicilia ha visto anche un evento pubblico online, con 300 partecipanti, dedicato a genitori, docenti, educatori, dirigenti scolastici e cittadini di tutta la regione per approfondire il tema delle famiglie in difficoltà a causa della dipendenza.

Quasi 80 persone, infine, hanno preso parte all’incontro di formazione in collaborazione con l’Università di Catania, rivolto agli studenti delle Facoltà di Scienze dell’educazione e di Psicologia impegnati come tirocinanti sia presso l’Associazione Amici di San Patrignano Sicilia, sia presso altre strutture dedicate a soggetti fragili.

“Da anni con San Patrignano e grazie a Fondazione Sicilia facciamo prevenzione delle dipendenze cercando di incontrare il maggior numero di ragazzi e i membri della comunità educante – commenta Eliana Chiavetta, responsabile dell’associazione Amici di San Patrignano Sicilia -. Oggi, con gli effetti dell’epidemia sulle vite di tutti, c’è bisogno di prevenzione più di prima. Lo vediamo dalle richieste che ci arrivano: fra i giovani il disagio è aumentato, cresce l’abuso di alcol e farmaci, c’è maggiore instabilità emotiva, sono più frequenti gli episodi di violenze domestiche, di autoisolamento, di crisi di astinenza. I ragazzi vivono un tempo sospeso e più che mai c’è bisogno di recuperare la socialità, di imparare a comunicare e discutere”.

Realizzare il progetto a distanza nonostante le difficoltà è stato un successo, confermato dalle numerose richieste da parte di scuole, famiglie e di tirocinanti. “Il nostro impegno continuerà in tutta la regione. Tante scuole ci stanno chiamando per partecipare al progetto. I genitori, inoltre, hanno bisogno di restare in contatto con noi e grazie all’incontro online si sono sentiti coinvolti in un percorso di crescita. E agli studenti universitari in tirocinio offriamo una prospettiva utile e pratica sul problema delle dipendenze, facendoli entrare in contatto con questa realtà”.

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