venerdì, Aprile 19, 2024
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Nanotecnologie: nasce la firma e l’identità digitale dei palazzi

“Nella visione contemporanea la produzione nel settore edile si sta spingendo verso l’uso di nuove tecniche o metodologie costruttive al fine di apportare una qualità agli immobili sempre più di alto livello. Accanto all’uso di materiali convenzionali di tipo tradizionale, i formulati nanotecnologici stanno influendo in modo preponderante nel miglioramento delle prestazioni chimico-fisico delle componenti dei manufatti. I nanomateriali riescono a soddisfare e risolvere i più svariati e specifici problemi che si riscontrano in tutte quelle carenze insite nella natura stessa dei materiali da costruzione”. A dirlo Sabrina Zuccalà, direttore del laboratorio di nanotecnologie “4ward360” che aggiunge: “La mia intuizione è stata quella di essere stata la prima ad applicare le nuove nanotecnologie in questo settore, utilizzando ciò che già esisteva e nessuno adoperava in determinati campi, operando quindi un cambio di paradigma. Abbiamo focalizzato la nostra attenzione innanzitutto, sui nuovi bisogni in edilizia ad esempio nei cantieri, e da lì abbiamo tentato di capire sei alcuni materiali tecnologici potessero essere usati con le opportune modifiche”.

“Dunque, non più attenzionare solo business in crescita e convenienti, ma quelle procedure che risolvono concretamente i problemi delle persone, agiscono nel loro vissuto quotidiano modificandolo secondo le loro esigenze. La logica sbagliata di molti è stata di basare la nostra ricerca partendo dalle nostre esperienze passate, ma così le novità non vengono percepite. Anche le nostre scelte devono invece anticipare i tempi e così cambiare il focus della nostra ricerca” , dice.

“L’immobile moderno – continua Zuccalà – deve essere visto quindi come un insieme tecnologico, nanotecnologico e sostenibile da un punto di vista energetico e ambientale, il tutto integrato con i più moderni sistemi di controllo remoto che trasformano l’edificio stesso in una avanzata piattaforma digitale. La digitalizzazione avviene sin dal processo progettuale attraverso il controllo e la codificazione di ogni singola parte del fabbricato, cosi si riescono a diminuire le tempistiche connesse alla gestione del cantiere, alle varianti tecnico -economiche, alla modifica in tempo reale di ogni qualsivoglia aggiunta. L’obbligo secondo le nuove normative di redigere il “fascicolo del fabbricato” da parte del tecnico progettista ha portato a informatizzare al massimo tutti i dati ad esso connesso a partire dalle informazioni iniziali degli attori del processo edilizio, passando per tutte le documentazioni progettuali redatte e approvate dagli enti preposti, a tutte le certificazioni dei materiali utilizzati ed agli impianti installati. La nanotecnologia si pone in questa fase, non solo durante il processo di realizzazione dell’immobile con i predetti prodotti, ma anche con una particolare caratteristica davvero unica: una vera e propria firma digitale non modificabile e anticontraffazione sfruttando delle frequenze consequenziali di stringhe.

Al termine di tutta la filiera edilizia, a conclusione di un intero archivio che digitalmente descrive l’intera vita del fabbricato, la firma o timbro digitale può essere associato a quel specifico file rendendolo unico: diventa la sua identità digitale. La sperimentazione della nanotecnologia è in continuo aggiornamento e sviluppo e di certo contribuirà in modo radicale al miglioramento della trasmissione dei dati sia come aumento delle caratteristiche dei componenti informatici già esistenti, ,ìche nella creazione di nuovi materiali che offriranno maggiori specifiche tecniche atte a velocizzare lo scambio di informazioni tra componenti elettronici e quindi tra i loro fruitori. Tutti questi argomenti saranno approfonditi in un webinar dedicato il prossimo 22 gennaio, dove oltre a Sabrina Zuccalà, saranno presenti anche altri importanti relatori tra i quali, il presidente dell’Osservatorio infrastrutture Confassociazioni, Angelo Deiana, il presidente di Confassociazioni Stefano Cianciotta, il vice presidente di Confassociazioni Sergio Gaglianese, l’ ambasciatore emerito Unesco Ray Bondin, e l’ingegnere Giulio De Matteis della “4wardefense”.

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