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Alcamo nel Giorno della Memoria presenta il libro “Gli amici di Moïse. Cento e più storie di ebrei in Sicilia”

Il Giorno della Memoriaè una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell’Olocausto, la data scelta dalle Nazioni Unite ricorda il giorno del 1945, quando le truppe dell’Armata Rossa, impegnate in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.

L’Amministrazione celebra la Giornata della Memoria con un evento online sulla pagina facebook del comune di Alcamo, presentando il libro “Gli amici di Moïse. Cento e più storie di ebrei in Sicilia”. Autore: Alessandro Hoffmann, Kalós Edizioni.

Dichiara l’assessore alla cultura del Comune di Alcamo, Lorella di Giovanni “Vogliamo ricordare la Shoah, tragedia mondiale, proponendo la presentazione di un libro che presenta una vitalità fuori dal comune, pertanto per tenere vivo il ricordo di persone a cui è stato negato il diritto di essere tali, abbiamo scelto il libro di Alessandro Hoffmann, nipote omonimo del senior, perché la sua scrittura non indugia sulla sofferenza, ma si concentra sulla vita, aspirando a restituire a tante donne e uomini l’umanità un tempo negata. Non dobbiamo mai dimenticare che ricordare l’olocausto vuol dire combattere l’antisemitismo, questo è il messaggio che dobbiamo trasmettere soprattutto ai più giovani, grazie anche ai libri proposti dalla Biblioteca Civica Sebastiano Bagolino e al presidio di Nati per Leggere. 

Il libro parte dal racconto della fine del 1938, quando l’Italia diventa ufficialmente uno Stato Razzista e gli ebrei in Sicilia sono circa duecento. Il diritto allo studio, al lavoro, alla libertà personale: tutto nel giro di pochi mesi viene meno. Quando si perde la libertà personale: di caso in caso, ci troviamo di fronte ad arresto, concentramento, internamento, precettazione, deportazione; tra questi, c’è chi è stato liberato, chi si è salvato e chi è stato ucciso. Ricordarli, uno per uno, è un dovere morale e un impegno civile: per oltre cento di loro si sono cercate le tracce e si è tentato di ricostruirne la storia, le pagine del libro sono frutto di ricerche e racconti privati.

Fra questi ci sono: Emilio Segrè, fisico all’Università di Palermo, che scopre il tecnezio, ma pochi mesi dopo viene licenziato ed estromesso dalle accademie scientifiche. Cesare Grassetti, non ebreo ma denunciato come tale da una lettera anonima. Esperto di diritto, viene sospeso dall’insegnamento. Felice Mattersdorfer, dirigente d’azienda, la moglie Elsa e la figlia Ernestina, deportati e uccisi ad Auschwitz.

E poi c’è Moïse, medico, marito, padre, appassionato di letteratura, che nell’estate del 1940 viene arrestato e internato sul Gran Sasso. Qui troverà, proveniente da Palermo come lui, Giulio Hoffmann, fratello di Alessandro Hoffmann senior.

Nota sull’autore de “Gli amici di Moïse”

Alessandro Hoffmann è nato e vive a Palermo, studia da alcuni anni la storia degli ebrei di Sicilia nel Novecento. Ha diretto Radio Spazio Noi – in Blu e ha collaborato con il «Giornale di Sicilia». È stato professore di Scienze Agrarie presso l’Università di Palermo e vicedirettore della Programmazione della Regione Siciliana. Nel 2001 ha ricevuto dal Presidente della Repubblica uno dei Premi Pasquale Saraceno per studi sul Mezzogiorno banditi dalla Svimez. Ha scritto Storia di una famiglia di origine ebrea a Palermo (2015-2020).

Gli amici di Moïse: Cento e più storie di ebrei di Sicilia. Alessandro Hoffmann rievoca la persecuzione nazifascista nell’Isola, ricostruendo tante storie in un racconto di vite, una storia di civiltà.

info sul libro 👉 http://bit.ly/ebreidisicilia

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