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Giorno della Memoria, domani pupi in scena per ricordare il siciliano Calogero Marrone, “Giusto tra le Nazioni”

Aperte le iscrizioni al laboratorio di drammaturgia visuale

 curato da Marzia Gambardella

Anche il Museo delle Marionette Antonio Pasqualino, partecipa alla Giorno della Memoria.

E lo fa mettendo in scena, in diretta streaming sulla propria pagina Facebookdomani, mercoledì 27 gennaio alle 17, lo spettacolo di opra dei pupi

Dalla Sicilia a Dachau, della Compagnia Marionettistica popolare siciliana.
Verrà narrata la storia di Calogero Marrone, un siciliano di Favara, deportato nel campo di concentramento di Dachau in Germania.
Uno Schindler siciliano, Marrone, che a Varese, durante il fascismo, falsificava i documenti d’identità degli ebrei e dei perseguitati politici per favorirne la fuga e la salvezza.
Una fiaba non a lieto fine: denunciato da un delatore, Calogero Marrone – a cui in seguito è stata conferita l’onorificenza di “Giusto tra le Nazioni” – morì nel campo di sterminio nazista di Dachau nel febbraio del ’45.

Questa settimana si aprono, inoltre, le iscrizioni al laboratorio online di drammaturgia visuale L’idioma delle immagini. Esplorazioni sulle possibilità di una scrittura scenica per un teatro di marionette contemporaneo diretto da Marzia Gambardella.

Il laboratorio, organizzato dal Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino in collaborazione con MalaStrana Compagnie, si terrà dal 23 febbraio 2021 al 30 marzo 2021.
Il termine ultimo per presentare la domanda è il 13 febbraio 2021.

Il laboratorio prevede un numero massimo di 10 partecipanti ed è rivolto a attori, danzatori, marionettisti, drammaturghi, circensi, coreografi, registi e performer che abbiano preferibilmente un’esperienza professionale o amatoriale nell’ambito dello spettacolo, e anche a curiosi molto motivati.

L’obiettivo pedagogico è esplorare le possibilità di una scrittura scenica non strettamente testuale partendo dai protocolli drammaturgici del Teatro Visuale di Philippe Genty e da quelli sviluppati da Marzia Gambardella.

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