venerdì, Aprile 26, 2024
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Video virali di detenuti che mettono in cattiva luce la Polizia Penitenziaria

Nel 2021 la gran parte della popolazione mondiale è dotata di smartphone con connessione ad internet e tutti possono esprimere le loro opinioni, cosa giusta tranne nel caso in cui essa vada a ledere l’integrità morale o la reputazione altrui.
Stanno circolando da giorni video sui varisocial di detenuti ed ex detenuti che denunciano una realtà non veritiera della vita all’interno delle carceri italiane, come ad esempio Napoli Secondigliano e Milano Opera, accusando e mettendo in cattiva luce il personale di Polizia Penitenziaria, facendolo
passare come il cattivo dei romanzi.
Questi video sono stati girati con degli smartphone che l’Amministrazione ha messo a disposizione per consentire il mantenimento dei colloqui “visivi” interrotti nella maniera tradizionale in presenza, in seguito all’emergenza Covid-19.
Deve rilevarsi che nella vicenda in esame la fuoriuscita in questione è avvenuta durante la normale fruizione dei colloqui, quindi le persone riprese, in realtà avrebbero dovuto fare un normale colloquio con familiari, parenti, persone autorizzate dalla Direzione o dall’A.G.
Le misure organizzative messe in campo dall’Amministrazione per sopperire alla mancanza di contatti umani con i propri cari, alla fine si sta rivelando un boomerang che si sta scagliando verso la stessa Amministrazione e chi opera in prima linea, andando a minare gravemente quella che è la sicurezza interna degli istituti penitenziari.
“Duole assistere alla inerme frustrazione che il personale di Polizia Penitenziaria sta subendo,
nonostante ogni giorno si dedichi con la stessa dedizione di sempre a tutti i compiti istituzioni affidategli, tra emergenza sanitaria, carenza ormai cronica di personale, criticità e situazioni di forte tensione che si stanno verificando in seguito a queste infondate calunnie.
L’Amministrazione, nonostante abbia preso sicuramente atto di questi comportamenti, sembra inerme di fronte al fango che alcuni reclusi stanno gettando su tutto il sistema penitenziario.
Si sta percependo, un po da tutti gli operatori penitenziari, l’inerzia dei Superiori Uffici in questo particolare momento già fortemente compromesso dalla situazione emergenziale sanitaria, al quale
si sta aggiungendo anche questa campagna mediatica denigratoria che coinvolge, sia ben chiaro, tutto il sistema penitenziario.” – Afferma il Dott. Roberto Santini, Segretario Generale del Si.N.A.P.Pe
Per evitare il proseguimento di questa campagna vessatoria si potrebbe cercare di tornare ad una “apparente normalità” attraverso l’incentivazione dei colloqui in presenza, visto anche l’imminente avvio della campagna vaccinale negli istituti.

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