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Parco archeologico, Reina (Meetup M5S Marsala) scrive al Sindaco sul coinvolgimento delle associazioni di volontariato

E’ notizia di pochi giorni fa l’avvio in Sicilia delle procedure per la costituzione dei “Comitati tecnico-scientifici” dei parchi archeologici siciliani che si occuperanno di bilancio, regolamenti, programma annuale e triennale di attività, agendo anche sugli interventi da eseguire all’interno dei vari parchi archeologici.

Interessati alla procedura anche il Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria, il Parco Archeologico di Segesta e Parco Archeologico Lilibeo-Marsala. Previsto anche il coinvolgimento diretto dei Sindaci sul cui territorio insistono i parchi.  

Per quanto riguarda Marsala, proprio pochi giorni fa il Sindaco Massimo Grillo ha incontrato la nuova direttrice del Parco Archeologico Lilibeo, Anna Maria Parrinello. In occasione di questo incontro, Vito Arcangelo Reina, storico attivista del Meetup del Movimento 5 Stelle di Marsala, ha scritto un lettera al Sindaco Grillo tornando a proporre una soluzione già avanzata negli anni scorsi.

Vito Reina

In passato, Reina si è già interessato dell’organizzazione e gestione del Parco archeologico di Marsala proponendo di sfruttare un’apposita legge regionale per la gestione diretta da parte del Sindaco della città che, nel farlo, potrebbe usufruire del supporto delle associazioni di volontariato.

A partire dell’iniziativa di Reina, il portavoce del Movimento 5 Stelle Aldo Rodriquez ha portato in consiglio comunale un atto d’indirizzo sull’argomento che, nel luglio del 2018, è stato approvato dallo stesso Consiglio comunale all’unanimità.

La delibera riguardava proprio l’attivazione di un protocollo d’intesa per la gestione diretta da parte del Sindaco dei siti archeologici della Città di Marsala con la collaborazione  delle associazione di volontariato.

Ciò in riferimento alla legge regionale 7 Giugno 1994 n.22” relativa alle “Norme sulla valorizzazione dell’attività di volontariato”, pubblicata sul bollettino Ufficiale della Regione Siciliana n.28 dell’8 Giugno 1994, approvata dal Consiglio Regionale e promulgata dal Presidente della Giunta Regionale.

“In particolare – sottolinea ora Reina –  l’articolo 10 della stessa legge, individuato con il titolo “Convenzioni” prevede che tra la Regione, gli Enti locali e gli Enti pubblici istituzionali e territoriali della Regione, possono nell’attuazione delle proprie finalità, essere stipulate convenzioni con organizzazioni di volontariato per lo svolgimento di servizi che non abbiano carattere sostitutivo di quelli di competenza degli stessi enti”.

I volontari potrebbero così essere impegnati nell’opera di fruizione e valorizzazione a supporto dell’attività dei lavoratori dipendenti, preposti al servizio di custodia e di fruizione presso musei, siti e parchi della Città.

Ciò – aggiunge Vito Reina “si autofinanzierebbe tramite la vendita di gadget, organizzazione di sagre ed eventi, organizzazione di serate e spettacoli in tema nei siti archeologici con cene storiche in costume e percorsi sensoriali con degustazioni a basso costo  di prodotti tipici dell’epoca di riferimento come ad esempio, piatti e profumi dell’antica Lilybaeum”

Vito Reina propone all’amministrazione anche la vendita di prodotti editoriali e oggettistica, servizi di accoglienza e informazione, di prevendita e prenotazione, controllo accessi e deposito bagagli, noleggio audio guide, e-commerce e gestione sito internet, assistenza didattica e laboratori didattici, servizi di pulizia e igiene ambientale, servizi di conduzione e manutenzione ordinaria di impianti e attrezzature, servizio di caffetteria, progettazione e realizzazione editoriale, progettazione e realizzazione oggettistica, marketing, pianificazione attività e comunicazione con ovvie ricadute positive sull’afflusso dei visitatori, progettazione ed organizzazione, realizzazione di eventi e mostre.

“I ricavi provenienti dalla vendita dei biglietti d’ingresso- suggerisce Reina – verrebbero trattenuti dall’Ente Parco di Marsala in quanto già dichiarato autonomo. Di contro ci sarà l’impegno da parte dell’Assessorato Regionale ai BB. CC e del Comune di Marsala di pubblicizzare il più possibile i beni ceduti in gestione tramite un sito internet in lingua inglese ed accordi con tour operator nazionali ed esteri”.

“La città di Marsala  – conclude Reina nella sua lettera al Sindaco – è sinonimo di bellezza, arte, storia e cultura ed innumerevoli sono le testimonianze del passato e delle civiltà che si sono susseguite raccolte in musei, siti archeologici ed edifici che fanno parte del panorama del nostro territorio. Le bellezze e le ricchezze archeologiche si possono e si devono sfruttare ai fini dell’incremento del turismo per dare ai nostri giovani, maggiori opportunità di lavoro e non costringerli a migrare, lasciando a Marsala il loro cuore, la loro famiglia, le loro tradizioni. Le bellezze di Marsala sono rinomate in tutto il mondo e da tutto il mondo arrivano visitatori affamati delle nostre meraviglie archeologiche. Questa nostra miniera d’oro, rappresentata da tutte le bellezze presenti nei nostri siti archeologici e nei nostri musei non e’ stata mai sfruttata come merita. Questa nostra miniera d’oro chiamata turismo, può e deve diventare la prima attività produttiva e occupazionale della città di Marsala”.

Una lettera dagli stessi contenuti Reina l’aveva già resa nota nel 2018.

“Signor Sindaco Grillo – dice ora Reina –  in quella occasione ho raggiunto l’obiettivo, cioè rendere politicamente interessante il Parco Archeologico, ma ancora dobbiamo stipulare una convenzione con una onlus no profit e questo obiettivo spero lo possa raggiungere lei. Dimenticavo, l’operazione e’ a costo zero”.

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