venerdì, Marzo 29, 2024
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Covid Palermo. Zacco: “Maggiore trasparenza su dati per provvedimenti che colpiscono categorie produttive”

Il Presidente della Commissione Consiliare per le attività produttive Ottavio Zacco ha inviato oggi una lettera al Prefetto, al Sindaco e al Commissario per l’emergenza Covid Renato Costa con cui chiede una maggiore trasparenza e regolarità nella trasmissione e comunicazione dei dati relativi all’andamento dei contagi da Covid-19 in città.

Nella sua nota, Zacco sottolinea che “dal mese di ottobre, con una certa regolarità il Comune ha diffuso alla popolazione informazioni accurate, fornite dalla ASP, che permettevano a tutti di avere un quadro della situazione, valutarne la gravità e il miglioramento sulla base di dati certi e ufficiale” ma che “ormai dall’inizio di marzo, però, tale flusso di informazioni si è interrotto ad eccezione dei dati diffusi giorno 20, che hanno fatto sorgere non poche perplessità per il repentino e notevole calo dei contagi rispetto a quanto riferito in precedenza.”

Citando l’ultima Ordinanza sindacale che ha ulteriormente prorogato di una settimana, fino a ridosso del periodo della zona rossa, la chiusura dei mercatini della VII Circoscrizione, Zacco sottolinea che tale ordinanza è stata emanata “nonostante l’assenza di dati” e “in ottemperanza a quanto richiesto dalle autorità sanitarie”. Per il Presidente della Commissione “quest’ultima ordinanza è apparsa a molti, soprattutto a coloro che ne subiscono le conseguenze per la sostenibilità delle proprie attività economiche e commerciali, in aperto contrasto con le ultime notizie sull’andamento dei contagi.”

Zacco sottolinea quindi “una situazione di malessere e perplessità da parte di diverse categorie produttive, che è bene ricordare rappresentano centinaia di lavoratori, centinaia di famiglie che vedono messa a rischio la propria fonte di sostentamento.”.

Da qui l’invito a che subito dopo Pasqua “si possa registrare un cambio di metodo, un maggiore coinvolgimento e soprattutto una maggiore attenzione alle categorie produttive, che sono certo sono disponibili a fare sacrifici come tanti ne hanno fatti in questi mesi, purché questi appaiano comprensibili e motivati e non frutto di scelte e indicazioni non supportate da dati chiari e trasparenti.”

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