“Forse il Monsignore Antonio Michele Crociata non comprende bene la gravità delle sue parole sulla violenza di genere e domestica. Si tratta di un fenomeno diffuso, che distrugge la psiche di tantissime persone ogni giorno. L’uscita di Crociata sarebbe solo ridicola se non si trattasse, appunto, di un Monsignore, che, evidentemente mostra di essere del tutto alieno rispetto alle vere criticità della nostra società. Il suo atteggiamento dispregiativo e superficiale verso i presidi a tutela delle donne, primo fra tutti quello del 1522, e di tutto il prezioso lavoro degli operatori che vi gravitano è pericoloso e inaccettabile.Nel nostro Paese troppo a lungo si è radicata una cultura che giustifica un ruolo sottomesso delle donne al capofamiglia. E anche questo ha contribuito a rendere invisibile la violenza domestica.Ma il Monsignore a quale concilio Vaticano è rimasto bloccato?”Lo afferma in una nota Cinzia Leone, senatrice MoVimento5Stelle e vicepresidente della Commissione d’Inchiesta sul Femminicidio.