Le aziende della filiera agroalimentare avranno tempo fino al prossimo 28 maggio per presentare all’Agenzia delle Entrate le domande per accedere ai contributi a fondo perduto previsti dal Decreto Sostegni.
Complessivamente le risorse a disposizione ammontano a circa 800 milioni. 300 milioni saranno destinati alla decontribuzione per il settore agricolo e 150 milioni andranno ad incrementare il Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura.
Inoltre la cassa integrazione salariale per operai agricoli è stata prorogata fino alla fine del 2021 per un massimo di 120 giorni.
Ai titolari di reddito agrario con compensi e ricavi non superiori a 10 milioni di euro verrà riconosciuto un contributo a fondo perduto. Per ottenerlo è però necessario che il fatturato medio mensile del 2020 sia inferiore di almeno il 30% al fatturato medio mensile del 2019.
Il sostegno potrà coprire da un massimo del 60% della perdita subita per chi ha ricavi o compensi che non superano i 100 mila euro ad un minimo del 20% per chi ha ricavi o compensi tra i 5 e i 10 milioni di euro.