martedì, Aprile 16, 2024
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Marsala Schola al bivio. Dall’ipotesi di scioglimento al suo rilancio

Marsala Schola potrebbe essere arrivata ad un punto di svolta:  nei prossimi otto mesi bisognerà infatti decidere se condannarla allo scioglimento o se, una volta per tutte, porre le condizioni per il suo mantenimento, o meglio ancora per il potenziamento. E’ questo infatti il compito assegnato al nuovo Consiglio d’Amministrazione, nominato una ventina di giorni fa dal Sindaco Grillo e composto dall’avv. Sergio Bellafiore, in qualità di Presidente, dall’avv. Salvatore Virzì e dalla professoressa Ginetta Ingrassia.

Marsala Schola è un’istituzione comunale che si occupa di servizi scolastici, individuati attraverso un apposito contratto di servizio con il Comune di Marsala. Servizi essenziali che richiedono continuità ed efficienza: refezione, scuolabus, gestione di asili nido e scuole dell’infanzia comunali, compreso il personale in servizio al loro interno e il pagamento delle utenze (luce, gas, telefonia). Un ente che, a fronte di compiti complessi e variegati, nel tempo ha vissuto sempre maggiori difficoltà di natura economica. Più volte è stato proposto il suo scioglimento, adducendo motivazioni legate ad una razionalizzazione dei costi,  ma i vari Consigli comunali hanno votato per ben tre volte il mantenimento.

Adesso, con la delibera n. 52 del 16 marzo 2021 e la successiva nomina del nuovo CdA, la Giunta Grillo intende dare a Marsala Schola un’opportunità di rilancio individuando gli indirizzi politici e i compiti da portare avanti che, oltre a garantire la corretta prosecuzione dei servizi, prevedono la  valutazione della sostenibilità economica dell’ente. Entro fine anno, il CdA dovrà dunque redigere un’analisi dei costi-benefici della gestione finanziaria dell’ultimo quinquennio. “Noi non siamo a priori per il mantenimento di Marsala Schola – chiarisce il Presidente Bellafiore –  Svolgeremo il nostro lavoro attenendoci alle indicazioni della Giunta. Sarà poi il Consiglio comunale a decidere.”

In questi primi giorni, il CdA ha già incontrato i diversi attori coinvolti: personale, sindacati, dirigenti scolastici per ascoltare esigenze e punti di vista.

Per portare a compimento i servizi scolastici gestiti, Marsala Schola ha un bilancio di quasi 8 milioni di euro. Dal Comune di Marsala ne riceve circa 3,5 (anche se nel bilancio di previsione erano 4 milioni di euro) mentre altre risorse arrivano dal Ministero, dalla Regione e dagli stessi servizi erogati. “Ci siamo resi conto che, tra mille difficoltà, con l’obbligo del pareggio di bilancio e con un trasferimento di fondi dal Comune che nel tempo si è sempre assottigliato, Marsala Schola è riuscita, grazie alla dedizione del personale amministrativo, a garantire comunque i servizi con standard qualititativi accettabili. Ma si sono fatti salti mortali. – sottolinea il Presidente Bellafiore secondo cui “le reali potenzialità di Marsala Schola non sono mai state sfruttate fino in fondo. Marsala Schola non è stata sciolta ma – continua Bellafiore – è stata progressivamente depotenziata”. I fondi trasferiti dal Comune infatti si sono nel tempo assottigliati e il personale spostato altrove. Attualmente Marsala Schola ha una necessità di personale stimata di 83 unità. Di fatto ne ha 66. 12 unità sono impegnate nel settore amministrativo. Complessivamente la spesa per il personale ammonta a circa il 20% del totale. “Marsala Schola non solo si occupa della programmazione dei servizi per tutto l’anno ma anche della risoluzione dei problemi che si presentano quotidianamente a cui – sottolinea Ginetta Ingrassia  –  risponde in maniera pronta ed immediata”.

Tra le voci di spesa più contestate c’è la stessa presenza del CdA che costa circa 40mila euro l’anno. Fermo restando che i servizi di cui parliamo devono necessariamente essere erogati, l’alternativa a Marsala Schola è la gestione diretta da parte del Comune con proprio personale e nei propri uffici. Bisognerà pertanto valutare quanto si risparmierebbe realmente con lo scioglimento e quanto i costi di gestione dei servizi inciderebbero all’interno del bilancio comunale se svolti in house.  Da prendere in considerazione anche la complessità e vastità dei servizi attualmente erogati da Marsala Schola e se la loro coordinazione e la tempestività d’intervento potrebbero risentire della mancanza di una cabina di regia unica.

Fondamentale inoltre la questione relativa al personale. Al nuovo CdA è stato chiesto di procedere ad una verifica del personale assegnato e di formulare una proposta in merito al personale ritenuto necessario per portare avanti i servizi. Nel settore amministrativo, attualmente sono impegnate 12 unità. “Un numero molto esiguo” – evidenzia il Presidente Bellafiore.  Non è inoltre assicurato che, in caso di scioglimento, tutto il personale attualmente in organico possa automaticamente essere assorbito dal Comune, in relazione alle esigenze di organico del Comune stesso e alla copertura finanziaria.

Contestualmente, laddove si riscontrino le condizioni per la prosecuzione, il CdA dovrà anche tracciare la strada per il potenziamento e il rilancio dell’Ente. Una delle ipotesi in campo, proprio con l’obiettivo di una razionalizzazione delle istituzioni comunali, sarebbe quella di far confluire su Marsala Schola anche servizi di carattere culturale e sportivo, attualmente in house al Comune, sfruttandone la sua struttura amministrativa.  Al vaglio anche la possibilità di realizzare colonie estive.  “Ciò in coerenza con un indirizzo politico che va verso la razionalizzazione e la fusione” – evidenza Ingrassia.

 “Va dato merito al Sindaco Grillo di aver provveduto a questa nomina politica che è un ponte fra l’amministrazione e Marsala Schola” – aggiunge l’avv. Salvatore Virzì – Oggi non bisogna pensare solo a far quadrare i conti ma all’obiettivo sviluppo”.

E’ chiaro anche che, in un’ottica d’incertezza, con l’ipotesi di scioglimento sempre dietro l’angolo,  ci sono state scelte strategiche non fatte, comprese le assunzioni di personale. “Al nostro arrivo, abbiamo trovato la macchina amministrativa ferma perché erano scaduti i contratti del personale. Il primo step è fare ripartire ciò che è fermo per garantire i servizi anche nel prossimo anno scolastico. Il secondo è capire qual è la via per un piano di rilancio” – continua Bellafiore.

“Il punto fondamentale è capire se dobbiamo ragionare in un’ottica di mero risparmio o con l’obiettivo di un’offerta di servizi efficiente e razionale. Se togliamo servizi ai cittadini, è ovvio che risparmiamo. Ma il faro di Marsala Schola sono proprio i servizi. Dobbiamo offrire servizi? Se si, quali? In funzione di ciò, si stabiliscono le somme da investire” – conclude Bellafiore.

Claudio Alagna

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