sabato, Aprile 20, 2024
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Fedez. Tardino: “ecco come trasformare la festa dei lavoratori in un attacco alla Lega”

Sarà perché i lavoratori in Italia sono, purtroppo, una specie in via di estinzione e la sinistra cerca altri argomenti?


Personalmente trovo fuori luogo le polemiche di certa sinistra e di esponenti M5s, a cominciare dal sottosegretario Cancelleri, in merito alla presunta “tentata” censura del discorso di Fedez, da parte di dirigenti peraltro scelti dalla sinistra, al concerto del primo maggio. Da siciliani, poi, non sentivamo certo il bisogno della difesa d’ufficio e scurrile di Cancelleri a Fedez, che ieri ha potuto parlare liberamente di politica, e non di musica, da un palco finanziato con centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici e senza contraddittorio. Magari il sottosegretario Cancelleri parlasse delle strade siciliane con lo stesso fervore che usa sui social! Ma si sa, ogni occasione è buona per insultare la Lega e Matteo Salvini, anche a sproposito.
Ieri Fedez ha detto integralmente quello che aveva deciso di dire. Dove sta la censura? Avrebbe potuto spendere qualche parola, visto il suo seguito, sulle condizioni di lavoro dei dipendenti di alcuni colossi, vedasi le recenti accuse mosse contro Amazon, ma è un loro testimonial e pertanto avrà trovato più semplice un monologo sui diritti LGBTI, salvo farlo in maniera superficiale e artatamente demagogica. E come mai Fedez non fa questi comizi quando va in onda su Amazon Prime, Netflix o Sky?
La strumentalizzazione del concetto di discriminazione porta solo alla violazione del diritto di espressione. Noi diciamo no ai bavagli, ma sì alla tutela dei diritti di tutti, fino a chiedere, come abbiamo fatto nelle opportune sedi, un aumento delle pene in caso di aggressioni, insulti o discriminazioni, reati che già esistono. Se ne discuta in parlamento, luogo del confronto democratico, e non sui palchi per i lavoratori o sui social. 
E se non si può nemmeno dire che siamo contrari a ogni forma di discriminazione e violenza tout court, a maggior ragione se fondata sul sesso o sull’orientamento sessuale, ma siamo a favore della famiglia tradizionale quando si parla di adozioni, o contro l’utero in affitto o le teorie gender insegnate ai piccoli a scuola, allora siamo già in pieno regime: quello del pensiero mainstream. Viva la libertà.
Così in una nota Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega, coordinatrice ID in commissione Libe.

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