Mancano ormai poche settimane all’inizio della stagione estiva e le aziende impegnate nel settore turistico ed enoturistico – cantine, agriturismi, fattorie didattiche, turismo rurale – guardano con grande aspettativa al riavvio delle proprie attività.
Complice la campagna vaccinale in corso, l’ottimismo è alto anche alla luce delle particolari condizioni di queste strutture, spesso dislocate in aree aperte o con scarsa densità di presenza, aspetto che , in tempi di pandemia, può rappresentare un valore aggiunto.
E, per le aziende, la ripresa del settore turistico sarebbe fondamentale anche per sopperire alla difficoltà di queste mesi, con la chiusura di enoteche e ristoranti. Negli ultimi anni, moltissime cantine ad esempio hanno strutturato il proprio lavoro e i propri spazi in un’ottica di accoglienza. Webinar, degustazioni on line, e-commerce hanno permesso in questi mesi alle aziende di rimanere in contatto con il proprio pubblico di riferimento ma ora, da più parti, si richiedono le riaperture così come in molti chiedono un ritorno agli eventi e alla fiere, viste come occasione importante di contatto sia con gli appassionati che con le altre aziende.
Non è da sottovalutare inoltre il fatto che il turismo rurale rappresenta un indotto importante per tutto il territorio, dalla gastronomia all’hotelleria ma anche in termini di tutela del paesaggio, delle architetture tradizionali e dei piccoli borghi.