martedì, Aprile 16, 2024
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Sicilian Puppets Series, questa settimana spettacoli a Palermo e Sortino

Altro fine settimana con i pupi e le compagnie di Sicilian Puppets Series, la rassegna annuale ideata dal Museo delle Marionette che vede coinvolte le 10 compagnie di Opera dei pupi della “Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell’Opera dei pupi”.

Sono 80 gli spettacoli che, fino al 31 ottobre, verranno messi in scena in diretta streaming e in presenza dai teatri stabili di Opera dei pupi e dai luoghi della cultura di cinque comuni siciliani.
Questa settimana toccherà alle compagnie di Palermo e Sortino, con ben 3 spettacoli da venerdì 18 a domenica 20 giugno.

Per assistere agli spettacoli in presenza, completamente gratuiti, è necessario prenotare il biglietto sulla piattaforma onlinewww.operadeipupi.it.

Link diretta streaming: https://www.facebook.com/MuseoMarionette

Il programma di questo weekend

Venerdì 18 giugno ore 18

La dama Rovenza – solo in streaming

Compagnia Opera dei pupi siciliani Gaspare Canino

Rovenza assedia Parigi per vendicare la morte dello zio Mambrino e degli altri fratelli, tutti uccisi da Rinaldo. Sicura della sua forza e delle sue armi incantate, muove all’assalto alla città e con il suo pesante martello fa strage di cristiani. Solo il Conte Orlando e Bradamante riescono a contrastarla. Malagigi si è recato intanto a Montalbano per avvisare Rinaldo del pericolo che corre Carlo Magno a Parigi. Il negromante chiama il suo diavolo Nacalone e viene a sapere delle armi incantate. Rinaldo si reca a Parigi, combatte contro Rovenza e la sua gente, poi, scesa la sera, d’accordo con Orlando fa girar voce della sua morte. Rovenza va a cercarlo tra i corpi stesi sul campo di battaglia. Mentre la donna sta per togliergli l’elmo, Rinaldo la colpisce dove le sue incantate armi non la difendono e riesce a ucciderla. Frattanto il Conte Orlando assalta il campo pagano e i soldati di Rovenza si salvano dandosi alla fuga.

Compagnia Opera dei pupi siciliani Gaspare Canino. La compagnia nasce nel 1997, fondata da Salvatore Oliveri, nipote di Gaspare Canino, ultimo puparo e oprante attivo ad Alcamo e in tutta la provincia di Trapani. Capostipite della famiglia fu Liberto Canino, considerato tra gli iniziatori dell’Opera dei pupi a Palermo. Intorno al 1830 Liberto Canino aprì il suo primo teatro in via dei Formai, nell’antico quartiere dell’Albergheria a Palermo. Uno dei suoi figli, Luigi, appresa l’arte del padre alla fine dell’Ottocento, si trasferì ad Alcamo, dove portava in scena dalle vicende dei Paladini di Francia al Guido Santo, dalla Storia di Trabazio imperatore di Costantinopoli ai Beati Paoli. Dei cinque figli di Luigi soltanto due faranno i pupari: Guglielmo, che si trasferisce a Sciacca, e Gaspare, il quale resta ad Alcamo e aiuta il vecchio padre. Dopo la scomparsa di Gaspare, nel 1977, l’Opera dei pupi non viene più rappresentata ad Alcamo e in tutta la provincia di Trapani, finché nel 1990 il nipote Salvatore Oliveri torna a dedicarsi a quest’arte, aprendo un teatro.

Sabato 19 giugno ore 21

La stanza di Lia – in presenza e in streaming

Compagnia Marionettistica Popolare Siciliana

Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino

Piazzetta Antonio Pasqualino, 5

I tradizionali pupi siciliani vestono abiti “civili” in questo spettacolo che trae ispirazione da un fatto di cronaca che affronta il delicato tema della lotta antimafia. Al centro della narrazione la giovane Lia Pipitone, figlia ribelle del boss mafioso del quartiere Arenella-Acquasanta di Palermo, Antonino Pipitone. Poco incline al rispetto dei codici di comportamento di Cosa Nostra, la giovane indocile fu uccisa simulando un tentativo di rapina in una sanitaria del quartiere, il 23 settembre del 1983. A ordinare l’omicidio il suo stesso padre.

Diretta da Angelo Sicilia, la Compagnia Marionettistica popolare siciliana nasce a Palermo nel 2001. Propone spettacoli che affiancano a storie del repertorio tradizionale vicende di cronaca, riattualizzando questa forma del teatro popolare, da sempre capace di intercettare le istanze dell’oggi. Così la Compagnia propone spettacoli di opera dei pupi “antimafia”, trasferendo la forza espressiva e comunicativa della tradizione dei pupi siciliani al servizio di spettacoli di impegno civile. Per l’innovativo Ciclo antimafia e per l’impegno sociale e civile, i pupi di Angelo Sicilia hanno ricevuto numerosi riconoscimenti.

Domenica 20 giugno ore 18

La pazzia di Orlando – in presenza e in streaming
Antica compagnia Opera dei pupi Famiglia Puglisi

Sortino (SR), Teatro comunale dell’opera dei pupi, via Resistenza, 53

Orlando è sulle tracce di Angelica, della quale è perdutamente innamorato. Si ritrova in un bosco dove Angelica e Medoro hanno vissuto per un mese. Angelica ha assistito il soldato pagano, gravemente ferito, e ha finito per innamorarsene e concederglisi. Dalle scritte d’amore incise sulla corteccia degli alberi circostanti, Orlando comprende che Angelica è stata di un altro e prende a vaneggiare fino a perdere completamente il senno. Si dirige verso l’Africa distruggendo tutto ciò che incontra lungo il cammino.
Frattanto, Astolfo, dopo aver liberato il sultano Senapo dalle terribili Arpie, cerca altre avventure in sella al suo cavallo alato, Ippogrifo, che lo conduce in un luogo meraviglioso, il Paradiso. San Giovanni gli racconta come Orlando abbia perso il senno: Astolfo deve andare sulla luna a riprenderlo. Il senno di Orlando si trova in un’ampolla e Orlando odorandolo potrà tornare in sé. Astolfo riesce nell’impresa.
Nel frattempo, i paladini tengono sotto assedio Biserta ma non riescono a espugnarla, difesa com’è dal terribile Agramante. Di ritorno dalla luna, Astolfo si unisce ai paladini e aspetta che arrivi Orlando, così come predetto da San Giovanni. Finalmente, Orlando giunge presso i paladini che lo catturano e gli fanno odorare il senno finché non rinsavisce.
Ha dunque inizio la battaglia finale. Le parti si equivalgono e si decide per un duello tra i più valorosi condottieri. Scendono in campo Orlando e il suo fedele amico Brandimarte contro Agramante e Gradasso. Visto Orlando in difficoltà, Brandimarte si distrae ed è colpito a morte. Pieno di rabbia, Orlando uccide i due saraceni e si precipita in soccorso di Brandimarte che spira tra le sue braccia. Orlando fa costruire in suo onore un meraviglioso sepolcro, testimoniando così il sentimento dell’amicizia.

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