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Element-Z , la Compagnia Multietnica Amunì debutta al Santarcangelo Festival 2050

Sabato 17 luglio alle ore 21:00 al Supercinema, all’interno del programma del Santarcangelo Festival 2050, andrà in scena lo spettacolo Element-Z della Compagnia Multietnica Amunì nata a Palermo in seno al Progetto Amunì, diretta da Giuseppe Provinzano per Babel.

Dopo la presentazione di un primo studio in streaming nello scorso dicembre, il lavoro ha visto genesi e sviluppo in piena pandemia, in un lungo percorso che ha sublimato le difficoltà entrando contestualmente a fare parte del progetto INCROCI ideato da Teatro Magro di Mantova e con Asinitas di Roma, ponendosi l’obiettivo di condividere le proprie esperienze artistiche, i propri percorsi e le proprie pratiche per sviluppare innovativi processi di integrazione culturale e sociale di ragazzi stranieri, rifugiati, richiedenti asilo, italiani di seconda generazione, attraverso il teatro contemporaneo.

All’interno del progetto Incroci, i 3 registi di riferimento (Fabiana Iacozzilli, Giuseppe Provinzano e Flavio Cortellazzi) hanno condotto 3 laboratori ( a Palermo, Roma e Mantova) scambiandosi i gruppi di nuovi attori/attrici da dirigere in modo da restituire ai beneficiari un’esperienza teatrale nuova e totalizzante, tra i metodi, le dinamiche e le discipline e sviluppando pratiche di conoscenza reciproca tra gli stessi.

Questo lungo percorso approda adesso al festival di Santarcangelo, partner del progetto: la direzione artistica dei Motus, seguendo lo sviluppo dei processi creativi, ha programmato i lavori delle 3 compagnie dal 16 al 18 luglio, fedelmente al filo drammaturgico dedicato al tempo che unisce i tre lavori: il passato (Abitare il Ritornodi Fabiana Iacozzilli) il presente (Element-Zdi Giuseppe Provinzano), il futuro (Visitorsdi Flavio Cortellazzi)

Il debutto di Element-Z sabato 17 luglio sarà preceduto alle ore 15:30, da una presentazione del progetto INCROCI presso la Biblioteca Baldini (Sala A. Baldini) moderata da Teatro e Critica. Interverranno per i progetti Cecilia Bartoli, Marina Visentini, Flavio Cortellazzi, Giuseppe Provinzano, Fabiana Iacozzilli e alcunə deə partecipantə ai laboratori. Interverranno inoltre Andrea Porcheddu e Cecilia Carponi, supervisori scientifici, e per il sostegno al progetto Laura Danieli di Fondazione Alta Mane Italia.

Scritto e diretto da Giuseppe Provinzano, con le musiche dal vivo di Sergio Beercock e le coreografie di Simona Argentieri, Element-Z è un’opera corale che attraverso il linguaggio della performance multidisciplinare spazia dal teatro alla danza sino alla musica, esplorando dal suo interno la Generazione Z o Post-Millennial: i nati dal 1995 al 2010, quando internet era già in ogni casa, che non hanno conosciuto un mondo non connesso. Simbolo della relazione tra questa generazione e il mondo circostante in continuo mutamento è quell’oggetto scenico che diventa protesi dei corpi dei performer: uno smartphone, la cui presenza ossessiva si traduce in nuove e diverse relazioni per una generazione che guarda al futuro affrontando le proprie paure, urlando le proprie rivalse, dimostrando o perdendo fiducia con un click.

Questo macro-tema nasce dal lavoro svolto dal Progetto Amunì in un laboratorio intensivo che, iniziato a gennaio 2020, è stato investito dalla pandemia uscendone inevitabilmente rinnovato nella forma e nei contenuti. Da marzo 2020 infatti l’impossibilità di incontrarsi ha fatto sì che si trovassero nuove forme di collaborazione e formazione, procedendo con un laboratorio in remoto fondato soprattutto sulla ricerca. Argomenti principali di studio sono stati la drammaturgia del tempo presente, la necessità espressiva del corpo attraverso il teatro-danza e l’autorialità del proprio essere attraverso la musica contemporanea. Si è sentita così la necessità di trovare un linguaggio espressivo differente rispetto a quello conosciuto fino a quel momento.

Il Progetto Amunì è nato (nel 2017) come laboratorio permanente per la formazione ai mestieri dello spettacolo dal vivo artistici e tecnici, con l’intento di professionalizzarne i partecipanti e inseguire l’obiettivo di costituire una Compagnia Multietnica capace di auto-determinarsi: e se nelle precedenti produzioni i giovani partecipanti hanno imparato un proprio modo di stare in scena e sviluppato i propri talenti e capacità performative, per la messa in scena dei due spettacoli (Il rispetto di una puttana (2017) e Volver (2018), vincitore del Premio MigrArti 2018 al Miglior Spettacolo) partendo da una base drammaturgica il cui testo e regia erano affidati all’attore, regista e drammaturgo Giuseppe Provinzano, con Element-Z , complice la volontà di affrontare il tema generazionale dall’interno, invece si è fatto un passo avanti. Ci si è distanziati dal metodo classico, si è abbandonata l’idea di un testo di riferimento, si è lavorato senza “appigli narrativi” esplorando l’ascolto di ogni componente del gruppo e compartecipando alla struttura drammaturgica a partire dal proprio sguardo quale esponente della Generation-Z. Il risultato è una creazione drammaturgica collettiva, sviluppatasi in progress e in ricerca continua, redatta e diretta da Giuseppe Provinzano con la partecipazione di tutti i/le giovani performer della Compagnia ai quali è stato chiesto di crescere artisticamente dando il proprio contributo creativo, e di ricercare nel corpo, nella parola o nella musica la propria cifra stilistica nella quale far esplodere il proprio pensiero e il proprio intimo.

Element-Z

scritto e diretto da Giuseppe Provinzano

con Naomi Adeniji, Hamissou Alidou, Ibrahim Ba, Priyanka Datta, Bandiougou Diawara, Julia Jedlikowska, Hajar Lahmam, Jean-Mathieu Marie, Junaky Md Abdur, Bob Murana, Andrea Sapienza, Alfred Sobo Blay, Sheriff Sonko

e con la partecipazione di Alexsia Edman e Sonia Tazeghdanti

musiche dal vivo Sergio Beercock

coreografie Simona Argentieri

luci Gabriele Gugliara

aiuto regia Rossella Guarneri

actor coach Luigi Maria Rausa

organizzazione Diana Turdo

video Giuseppe Galante

foto Nayeli Salas Cisneros

ufficio stampa Silvia Maiuri

una produzione Babel con la collaborazione di Spazio Franco

con il sostegno di Fondazione Alta Mane Italia, Otto per Mille Tavola Valdese, Regione Siciliana Assessorato Turismo Sport e Spettacolo, Ministero della Cultura

Lo spettacolo e’ inserito nel progetto INCROCI – pratiche di scambio e confronto, con il sostegno di Alta Mane Italia e Scena Unita, Fondazione Cesvi, La Musica che Gira e Music Innovation Hub.

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