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“Sicilia l’isola che c’è” di Gaetano Basile alla Biblioteca centrale della Regione Siciliana

Raccontare una Sicilia insolita è l’intenzione e ostinazione di Gaetano Basile che ritorna in libreria a vent’anni dalla prima edizione del suo testo la “Sicilia l’isola che c’è” (Dario Flaccovio Editore). Una nuova veste grafica, nuova impaginazione per un debutto all’interno della nuova collana “Tempora” creata dalla casa editrice Flaccovio. La prima presentazione del libro, oggi giovedì 8 luglio, alle 17.15, nel chiostro della Biblioteca centrale della Regione Siciliana “A.Bombace” (corso Vittorio Emanuele, 429). Insieme all’autore saranno presenti il direttore della biblioteca Carlo Pastena, per i saluti iniziali, e il giornalista Mario Pintagro

Il libro, incentrato su una Sicilia meno nota, potrebbe essere una sorta di promemoria per chi è nato in Sicilia, ma non vede l’ora di andarsene, per chi l’ama o la detesta. Ma forse vi si potranno trovare altre buone ragioni. Per esempio conoscerla meglio o parlarne male con qualche argomento in più. Eppure racconta solo una fetta della Sicilia che c’è. La Sicilia insolita di Basile è trascritta in pagine che somigliano a un grappolo di zibibbo: hanno il sapore dolce e persistente della Sicilia che fu e di quella che ancora resiste tenacemente alla globalizzazione. 

«Un viaggio a due passi da casa», come scrive l’autore nel sottotitolo del testo. Basile inizia il suo viaggio fra Scilla e Cariddi, nel mare che circonda di mito e di bellezza la Sicilia. Ne indaga le tradizioni culinarie e religiose, i personaggi, da Federico II ai girgentani pirandelliani. Sono racconti che emozionano, come quegli acini dolcissimi. E se poi a distanza di tempo venisse voglia di rileggerli, vi si troverebbe un gusto come di uva passa, quel certo sapore maturo, ancora più dolce, perché si potranno apprezzare le sfumature forse sfuggite alla prima lettura spesso frettolosa.

Come lo zibibbo che matura nell’isola di Pantelleria, questi racconti non potevano che nascere dallo spirito di un siciliano vero, viaggiatore attento e curioso che prescinde da stereotipi e luoghi comuni. Un viaggiatore capace di trasferire le proprie emozioni dagli ultimi paradisi come Linosa e Marettimo, fino ai miti incarnati nella religiosità di oggi. Non trascurando i piaceri di una cucina ricca di mille incanti. La prosa colloquiale, indulgente e feroce nello stesso tempo, comunque affabulante, permette un viaggio straordinario in questa Sicilia da scoprire dietro ogni anfratto.

L’autore

Gaetano Basile ègiornalista, scrittore, autore televisivo e teatrale, nonché enogastronomo appassionato e narratore avvincente. Sa parlare alla memoria e al cuore della gente prescindendo da stereotipi e luoghi comuni. Profondo studioso della storia dei cibi tipici isolani, è accademico onorario dell’Accademia Italiana della Cucina e membro del Comitato studi sulla cucina siciliana. È anche maître ad honorem dell’Associazione dei Maîtres Italiani AMIRA. Nel 2011 è stato premiato dall’Associazione della Stampa Estera in Italia come “Miglior divulgatore culturale della gastronomia italiana”. Per la casa editrice Dario Flaccovio Editore ha pubblicato diversi testi, tra cui “La vita in Sicilia al tempo degli Emiri”, “Palermo è…”, “Palermo felicissima”, “Tonnare indietro nel tempo”, “Viva Palermo”. 

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