martedì, Marzo 19, 2024
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Ast, sindacati: “Il governo regionale sostenga azienda e lavoratori”

“Si ponga massima attenzione evitando di lanciare messaggi allarmanti sul futuro di Ast Spa, che corrono il rischio di mortificare i passi in avanti fatti con il grande contributo dei lavoratori. Il governo regionale sostenga azienda e lavoratori. A più riprese in questi mesi infatti abbiamo registrato uno stucchevole dibattito attorno ai temi dell’Azienda Siciliana Trasporti, che nulla ha avuto a che fare con la vera esigenza di salvaguardia e rilancio della società di trasporto pubblico di proprietà della Regione”. Così la Filt Cgil, la Fit Cisl, la Uiltrasporti, la Faisa Cisal ed il Fast Confsal dopo l’audizione tenutasi in quarta commissione sulle vicende dell’Ast S.p.A. ”Piuttosto, l’Ast S.p.A. ha sottolineato l’esigenza di un intervento del Socio Regione siciliana sui quattordici milioni di passività pregresse per gli anni 2007/2018, tecnicamente ‘portati a nuovo’, sui circa nove milioni di mancato rimborso delle ‘tessere anziani’ degli anni 2008/2013, sui circa sette milioni di investimenti per acquisto autobus in sostituzione dei mezzi aziendali obsoleti e non più sottoponibili a revisione. E questo a fronte di attività di risanamento e riorganizzazione strutturale interna, con l’abbattimento dei costi di manutenzione, il taglio degli affitti passivi, la valorizzazione del patrimonio immobiliare, la riduzione al minimo fisiologico del fermo tecnico dei mezzi, il minor costo delle assicurazioni, l’implementazione dei servizi a domanda, la riduzione dell’indebitamento bancario e verso i fornitori, il minor costo del personale. Per non parlare del taglio di tre milioni, con picchi annuali fino a quasi otto, operato dalla Regione quale contributo alla ricapitalizzazione. “I debiti ed i crediti dell’Azienda Siciliana Trasporti e quindi il reale andamento economico-finanziario della Società sono noti ai due assessorati regionali, Economia ed Infrastrutture, i cui vertici politici e dirigenziali abbiamo incontrato in questi mesi. Non ci risultano affatto difficoltà tali da mettere a rischio la continuità aziendale, ne’ i vertici dei due assessorati hanno alzato un alert in tal senso. Anzi, va dato atto di una politica di inversione di tendenza in direzione del risanamento e dell’efficientamento aziendale. Ci risultano, invece, criticità sul tema del fabbisogno di personale~che mette a serio rischio gli adempimenti e gli obblighi del Contratto di Servizio in corso con la Regione Siciliana e che abbiamo tra l’altro evidenziato con lo sciopero dello scorso primo giugno”. I sindacati di Ast aggiungono “in quella circostanza abbiamo incontrato il capo di gabinetto Mario Parlavecchio, il Ragioniere Generale Ignazio Tozzo ed il Dirigente del Servizio 6 Partecipazione Antonio Brunetto, e avevamo riscontrato la piena condivisione sull’esigenza di modificare la legge regionale che zavorra le aziende di proprietà della regione, impossibilitate a fare assunzioni e progressioni di carriera dei lavoratori.E sempre in quella circostanza, non sono stati affatto palesati temi di criticità economico-finanziaria tali da creare rischio alla continuità aziendale dell’Ast S.p.A.  Semmai una copiosa corrispondenza tra la Regione e la Società che sottolinea il lavoro di trasparente evidenza di crediti e debiti e di sereno confronto tra proprietà e soggetto gestore”. Filt Cgil, la Fit Cisl, la Uiltrasporti, la Faisa Cisal ed il Fast Confsal concludono “le condizioni economico-finanziarie di Ast S.p.A. non sono splendide ma certamente non a rischio default come incautamente teorizzato. I bilanci risultano approvati ed il dialogo Società – Sindacati è continuo. Abbiamo, inoltre, aperto il confronto con gli Assessori Armao e Falcone, ribadiamo la nostra richiesta di modifica della norma che blocca le assunzioni e le progressioni, emerge l’esigenza di trovare adeguate ed immediate soluzioni al credito vantato dall’azienda e riteniamo non più procrastinabile la riforma dell’intero sistema di trasporto pubblico gommato regionale, urbano ed extraurbano. L’auspicio è che la politica abbia ad interessarsi di tali vicende che attengono allo sviluppo delle aziende, al miglioramento dei servizi e della mobilità dei siciliani ed alla crescita occupazionale”.

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