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Aci Catena, omelia del Vescovo Raspanti

Ad Aci Catena domenica 15 agosto c.a. si è vissuta la ricorrenza in onore di Maria Santissima della Catena con grande devozione, anche se in tono minore a causa dell’emergenza sanitaria. La piazza con gli ingressi contingentati ha fatto da cornice allo splendido simulacro di Maria, oggetto di venerazione per i catenoti e non solo. Appuntamento visibile anche in streaming, la Messa celebrata sul sagrato della chiesa da mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, che nell’omelia ha fatto riferimento alla commemorazione mariana: “La solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria non è semplice da cogliere dal popolo cristiano. L’Assunzione è un evento della vita di Maria che non ha un riscontro immediato nella nostra vita. Non è come la Natività, che pur nel mistero, riusciamo a farlo nostro in quanto fa parte dell’esperienza umana. Tuttavia anche l’Assunzione di Maria al cielo in corpo e anima è esperienza umana perché la nostra vita è già dentro ad essa. Maria è la prima creatura che è andata oltre se stessa, oltre la sua dimensione e forma. Nella sua umanità è andata al di là, come Gesù, il figlio di Dio e Maria, che è andato oltre con la sua risurrezione. In Maria Dio ha operato una trasformazione, termine composto da trans (oltre), forma (aspetto) e azione, che è già cominciata nella sua vita terrena. E’ l’azione dello Spirito Santo che porta la forma al di là di se stessi. Tutti noi, infatti, siamo in trasformazione. Noi non ci trasformiamo nel giorno ultimo della morte ma nel tragitto di questa vita che tutti dobbiamo percorrere. Andare oltre è il desiderio che Dio ha messo nel nostro cuore”.

Continua il vescovo: “Maria è l’esempio di questa trasformazione perché in Lei Dio ha già compiuto pienamente l’azione della trasformazione che l’uomo non percepisce sul momento. Il dito di Dio tocca silenziosamente la nostra vita, cambiandola. Quando Maria rimase incinta ebbe la prima trasformazione e Dio così cominciò nella segretezza il suo cammino che la vedrà nella gloria dei cieli. Anche noi siamo in cammino ed in trasformazione nella vita, in forza dell’Eucaristia che è il corpo di Gesù risorto. I sacramenti, infatti, sono processi in atto della trasformazione”.

“Anche il creato – conclude il presule – che l’uomo deve custodire, ha come meta ultima andare oltre se stesso. Se l’uomo non vive in piena armonia con la creazione, come negli ultimi eventi disastrosi causati dagli incendi, vuol dire che è distante dalla pace e dall’amore di Dio”.

A conclusione della celebrazione il parroco don Carmelo Sciuto ha ringraziato quanti si sono adoperati per la riuscita di questa festa nonostante le difficoltà del tempo presente. Ha affidato alla Vergine Maria la comunità parrocchiale ed in particolare ha chiesto a Dio, attraverso una preghiera di intercessione alla Madre celeste, la liberazione dal virus covid- 19 che tanto sta affliggendo il mondo.

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