“Mi unisco alla preghiera di tutta la comunità, dei figli Filomena e Roberto nel pregare per Alda, autentica testimone del carisma delle mamme di vocazione. Ora, accanto a Gesù e a Maria, accanto a don Zeno continuerà a incoraggiare tutti con la sua concretezza affabile”.
E’ il messaggio inviato questa mattina dal vescovo Pietro Maria Fragnelli alla comunità di Nomadelfia appresa la notizia della morte di Alda Benzi, una delle prime “mamme per vocazione” della comunità fondata da don Zeno Saltini vicino a Grosseto in Toscano.
La “mamma di vocazione” è una donna non sposata che si dona integralmente ai ragazzi provenienti da una situazione di disagio, ammalati gravi o tossicodipendenti, i “figli dell’abbandono”. Come ha raccontato più volte lei stessa, quello che la colpì fu “questo unire la maternità e la verginità, quindi una maternità aperta a tutti soprattutto a chi ha più bisogno”. Da giovane era rimasta colpita da una frase di don Zeno che diceva: ‘Voi donne dovete voler bene ai bambini, senz’altro – e questo non è molto difficile – ma soprattutto alle mamme di questi bambini’.
Alda ha avuto 15 figli nella sua vita.
“Mi impegno a venire a Nomadelfia per pregare con voi in occasione del trigesimo, ha aggiunto il vescovo di Trapani da sempre amico dell’esperienza unica di Nomadelfia, un villaggio in cui i cittadini hanno come legge di riferimento la fraternità universale.
