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Domenica 19 settembre: Visite alla Camera dello Scirocco di Fondo Micciulla

LA CAMERA DELLO SCIROCCO

Il Giardino dove rinascono gli uomini”
Domenica 19 settembre 2021 ore 10 e ore 11:30Visita alla Camera dello Scirocco di Fondo Mcciulla e passeggiata nella natura di Palermo.Percorso naturalistico e antimafia all’interno della base scout Volpe AstutaCosto: € 7 (bimbi 5/10 anni €3)Per partecipare all’evento è necessario acquistare i ticket in anticipo
Info: 320.7672134 – 347.8948459 eventi@terradamare.orgwww.terradamare.org/camera-dello-scirocco

Una domenica immersi nella narrazione della storia del parco a un centinaio di metri in linea d’aria dalla circonvallazione di Palermo, bene confiscato alla mafia; visita alla Camera dello Scirocco e all’agrumeto storico di Fondo Micciulla, ricco di aranci, mandarini, limoni e quasi secolari alberi di alloro.
Il suo racconto millenario, in questo uno spazio nascosto dal verde che avvolge la Camera – emblema di antichi sistemi di refrigeramento tra ingrottati e cunicoli – oggi è testimone di lotta alla legalità.

La base “Volpe Astuta”
Fondo Micciulla, non solo perché bene confiscato alla mafia e sequestrato da Giovanni Falcone, ma anche perché inserito in quel Parco Borbonico, dove nacque uno dei primi orti botanici, le cui serre vennero portate a Napoli dai Borboni quando lasciarono la Sicilia e Palermo capitale del regno. Come si può comprendere, un’importante testimonianza dell’intima connessione tra l’uomo, il suo passato e i cicli della natura, da ammirare anche attraverso gli straordinari manufatti, memoria dei popoli che hanno dominato Palermo, quali i Qanat, costruiti dagli Arabi e la Camera dello Scirocco, sorta dentro un’antica cava di calcarenite, nel 400’ e rimaneggiata con la costruzione della scalinata nel 700, e alle cave che hanno fornito blocchi di pietra per i palazzi nobiliari di Palermo, tutto ciò immerso in quello che rimane di un devastato e deturpato agrumeto storico, ricco di aranci, mandarini, limoni e quasi secolari alberi di alloro

Un luogo che, sebbene si trovi a non più di un centinaio di metri in linea d’aria dalla circonvallazione di Palermo, di sera, si respira un’aria di altri tempi, il silenzio, il canto degli uccelli e il profumo della zagara, fanno pensare di essere lontani dalla città

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