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La Riserva dello Zingaro diventa smart. Per i 40 anni, presentato il nuovo servizio

La fruizione delle Riserva dello Zingaro si fa più smart. In occasione dei festeggiamenti per i 40 anni della Riserva, è stato infatti presentato il nuovo servizio messo a punto per permettere ai visitatori una conoscenza più approfondita e più diretta del suo meraviglioso patrimonio.

Delle postazioni con codice QR installate nei punti più significativi della Riserva permetteranno infatti agli utenti di accedere gratuitamente, dal proprio smartphone, a dei contenuti multimediali che raccontano le caratteristiche dell’area e le peculiarità della flora e della fauna che vi trova riparo. Dieci video interviste esclusive che arricchiranno l’esperienza dei visitatori.

Nato da un’idea del giornalista Vincenzo Sottosanti, il progetto è stato possibile grazie alla convenzione stipulata fra il Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea e il Gal Elimos, presieduto da Liborio Furco, che ha lavorato attivamente alla realizzazione del progetto. Tra i contenuti messi a disposizione dei visitatori, nei pressi della Grotta dell’Uzzo ci sarà ad esempio un’intervista risalente al 2012 dove il compianto archeologo Sebastiano Tusa evidenzia l’importanza della riserva stessa. Sarà inoltre possibile ascoltare l’intervista all’ultimo dei contadini vissuti a Borgo Cusenza, all’interno della Riserva, che racconta la vita dei contadini ma anche dei latitanti che vi si nascondevano dopo la seconda guerra mondiale.

Per l’occasione, sabato scorso, presso il centro direzionale della Riserva, erano presenti il Presidente della Regione Nello Musumeci, l’assessore Toni Scilla che insieme al Sindaco di San Vito Lo Capo, Giuseppe Peraino, al direttore della Riserva Pietro Micel, al presidente del Gal Elimos Liborio Furco hanno celebrato l’importante tappa raggiunta oltre a rappresentanti delle istituzioni e cittadini.

Tutti insieme per ricordare la legge che istituì in Sicilia i parchi e le Riserve e dunque la Riserva dello Zingaro, la prima ad essere creata grazie alla ferma volontà dei cittadini che vollero proteggere l’area dall’urbanizzazione.

Grazie a quella decisione, la Riserva dello Zingaro è diventata oggi un patrimonio naturale di inestimabile valore e punto di attrazione per tanti visitatori.

Nel suo intervento, Musumeci ha ricordato l’impegno popolare che ha permesso di istituire la Riserva dello Zingaro ma ha anche evidenziato qual è oggi la visione del concetto di tutela assunta dal suo Governo: una tutela intesa come equilibrio fra uomo e territorio. “Non siamo per mummificare un territorio. – ha detto Musumeci – Tutelare un territorio significa per noi renderlo compatibile con le attività dell’uomo, che siano attività adatte ad un contesto particolare.  Mi fanno paura coloro che sostengono che un territorio debba quasi essere immobilizzato. Un territorio non vissuto diventa fragile” – ha aggiunto Musumeci ricordando anche che “siamo qui tutti insieme per ricordare una tappa, che è solo una tappa. Nella vita, ogni cosa deve essere conquistata e, una volta conquistata, deve essere mantenuta. Così anche per le aree protette. Le abbiamo normate e sottratte alla devastazione ma hanno bisogno di essere costantemente tutelate”.

Claudio Alagna

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