venerdì, Marzo 29, 2024
HomeCulturaPalermo,Palazzo Abatellis: il patrimonio artistico secondo Bruno Zanardi

Palermo,Palazzo Abatellis: il patrimonio artistico secondo Bruno Zanardi

 Sabato 2 ottobre alle 11, la Galleria Regionale della Sicilia Palazzo Abatellis, promuove un incontro con Bruno Zanardi sul tema del patrimonio artistico come impegno civile.

Storico dell’arte e decano dei restauratori italiani, Zanardi da sempre svolge la sua attività professionale e intellettuale a tutto campo. Su questa linea di “presa pubblica della parola” egli, come emerge dalle colonne dei quotidiani, conversa a distanza con Leonardo Sciascia che fu critico d’arte di ampia cultura letteraria, storica ed estetica ma anche militante. Questa testimonianza è riportata attraverso le pagine delvolume “Ai pochi felici” di Giuseppe Cipolla per le edizioni Caracol che, all’interno del calendario della X Settimana delle culture, curano la produzione dell’iniziativa nell’ambito delle celebrazioni per il centenario dalla nascita di Leonardo Sciascia. All’incontro prendono parte gli storici dell’arte Evelina De Castro, direttrice della Galleria di Palazzo Abatellis e Giuseppe Cipolla, docente all’Accademia di Palermo. Antonio Lo Cicero leggerà un’antologia di letteratura sciasciana.

I Musei sono oggi, sempre più, il luogo fisico del confronto e della promozione culturale. La conversazione programmata alla Galleria Abatellis con un testimone privilegiato del nostro tempo – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – è un’occasione preziosa per una riflessione sul ruolo che svolge il patrimonio culturale nella crescita civile e sociale di una comunità. Un momento di riflessione importante che ci consente di mettere a fuoco alcuni aspetti della cultura contemporanea da un osservatorio particolare qual è un Museo, in cui il passato radica il concetto stesso di identità e esistenza”.

Ingresso gratuito con prenotazione su http://laculturariparte.youline.cloud

Bruno Zanardi

Allievo diretto di Giovanni Urbani, si è formato alla metà degli anni ’70 presso la scuola internazionale dell’Istituto Centrale del Restauro a Roma, nella direzione di restauratore applicato alla ricerca storico artistica e alla riflessione teorica, per affermare la centralità della figura del maestro nel superamento del restauro critico-estetico e storicistico verso la conservazione programmata e preventiva del patrimonio in rapporto all’ambiente. I suoi restauri hanno riguardato i maggiori monumenti italiani, dalla Colonna Traiana, al Sancta Santorum in Laterano, ai mosaici della basilica di Santa Maria Maggiore, alle pitture murali di Giotto ad Assisi, Correggio a Parma, Pietro da Cortona a Palazzo Barberini a Roma. Professore Associato di Museologia e Critica Artistica e del Restauro e Ordinario di Teoria e tecnica del restauro, ha fondato all’Università di Urbino il primo Corso di laurea per la formazione dei restauratori.

Nel 2017 è stato nominato componente della Commissione ministeriale per la formulazione delle linee guida tecniche per la conservazione programmata prevista dall’art. 29, comma 5, del Codice per i beni culturali e del paesaggio”.

Tra le numerose pubblicazioni si ricordano Il cantiere di Giotto: le Storie di san Francesco ad Assisi (Milano: Skira, 1996); la voce Restauro per l’Enciclopedia Treccani del Novecento (Roma 2004), Il restauro: Giovanni Urbani e Cesare Brandi, due teorie a confronto, prefazione di Salvatore Settis, Milano Skira, 2009 e il più recente Manuale di Conservazione Programmata. Con una breve storia (Milano, Skira, 2020). Scrive da anni su alcune delle principali testate italiane. Il “Sole24Ore” della domenica, “Il Giornale dell’Arte”, “il Mulino”.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

- Advertisment -

ULTIME NEWS