giovedì, Aprile 18, 2024
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Green pass: in Sicilia tutto pronto nei luoghi di lavoro

In Sicilia, nonostante la bassa percentuale di vaccinazioni, l’avvio ufficiale del green pass non dovrebbe creare particolari problemi. Sia nei porti che negli aeroporti e soprattutto nei trasporti la grande maggioranza dei dipendenti è in possesso della carta verde che consente l’ingresso nei luoghi di lavoro.

E anche per quanto riguarda il reperimento dei tamponi per coloro i quali non sono vaccinati non si registrano criticità, come conferma l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza: “forse – precisa – sull’organizzazione nel mondo del lavoro ma questo problema come Regioni lo avevamo sollevato da tempo”.

Il presidente di Confindustria Sicilia Alessandro Albanese rassicura: “Non abbiamo avuto particolari segnalazioni dalle nostre aziende, anche quelle più importanti per numero di lavoratori. Semmai siamo preoccupati, anche dopo quanto avvenuto a Roma, di manifestazioni ‘no vax’ davanti alle grandi aziende o di qualche esagitato che magari potrebbe provare ad esacerbare gli animi. Comunque c’è una linea di grandissimo rigore e quindi senza green pass non si entra nei luoghi di lavoro”.

All’Amat, la società che si occupa dei trasporti urbani a Palermo, è arrivata una mail a firma di un sedicente comitato di lavoratori ‘no vax’. “Non sappiamo chi siano – spiega il presidente dell’azienda Michele Cimino -. Attendiamo di capirà cosa accadrà quando chiederemo il green pass per accedere ai luoghi di lavoro. La maggior parte dei nostri lavoratori è vaccinata, quindi non credo che avremo problemi a immettere nei turni gli autisti dei bus e garantire i servizi”.

Al comune di Palermo è stata emanata una precisa direttiva dal direttore generale Antonio Le Donne, d’intesa con il vice sindaco Fabio Giambrone, assessore al personale, perché da domani tutti i dipendenti per fare ingresso negli uffici dovranno esibire il green pass agli addetti alla portineria chiamati a verificare che sia tutto in regola. Soltanto dopo i dipendenti potranno registrare la presenza in ufficio attraverso il ‘badge’. “Ovviamente – dice Giambrone – ogni dirigente è responsabile che tutto sia a posto, se ci saranno criticità lo potremo sapere domani o lunedì”. 

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