“Il quadro normativo e giurisprudenziale è chiaro e non lascia alcun
margine di dubbio: la Regione Siciliana non può sottrarsi ad una
modifica della legge elettorale per inserire la doppia preferenza di
genere o altre forme di promozione e tutela della rappresentanza di
genere nelle istituzioni.
Se così non fosse si rischia di innescare un cortocircuito
istituzionale, con la possibilità di un commissariamento o addirittura
ricorsi che potrebbero bloccare i processi elettorali.
Ma al di là degli aspetti giuridici e formali, credo che a prevalere
debba essere la politica, con l’assunzione di responsabilità dei
parlamentari, del Governo della Regione, della Presidenza
dell’Assemblea. Chiedo e chiederò a tutti i gruppi parlamentari e a
tutti i colleghi deputati di votare al più presto e di farlo con un
voto palese volontario, rispetto al quale ognuno si assuma la
responsabilità.
Da troppo tempo siamo in un limbo da cui dobbiamo uscire: è
indispensabile che all’ARS si arrivi ad un voto su questo tema, che
sgombri il campo da ambiguità e atteggiamenti di facciata.”
Lo ha dichiarato stamattina Marianna Caronia, intervenendo al
dibattito “Rappresentanza di genere: confronto e proposizioni per il
raggiungimento della doppia preferenza” promosso a Palermo da un
gruppo di associazioni fra cui Arcidonna Onlus, Aidda, Ande e
Officium.