giovedì, Marzo 28, 2024
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L’importanza del dono, i colori dei carretti e gli spettacoli da Italia, Turchia, Spagna, Tunisia: il primo weekend del Festival di Morgana

L’edizione numero 46 del Festival di Morgana prenderà il via domani, giovedì 11 novembre alle 18 al Museo Pasqualino con una mostra-evento, organizzata dalla Fondazione Buttitta, alla riscoperta, attraverso le sue tavole, di un uomo: Emilio Murdolo, che con i suoi colori donava un’altra vita al legno dei carretti siciliani. Venne incrociato da un giovanissimo Renato Guttuso, che da lui apprese e che mai dimenticò.

A seguire, alle 19, la performance DonAzione, di Francesco Impellizzeri e curata da Paola Nicita, indaga su un tema molto caro alle narrazioni mediterranee: il dono e i suoi percorsi, preziosi come il dono stesso, soprattutto in un momento storico in cui la gratuità sembra quasi bandita.

Alle 21, ancora al Pasqualino, la prima giornata terminerà con la performance #Colature, di Gaetano Costa, un progetto legato alla memoria e al ricordo.

Un weekend, quello di esordio, che entra nel vivo del tema del Festival – Teatro d’immagine del Mediterraneo – attraverso mille declinazioni, epoche e forme comunicative.

Quella dell’universalità del racconto e dell’esilio, per esempio, verrà analizzata venerdì a partire dalle 16 nel corso del webinar internazionale L’epica e il teatro di figura mondiale: Italia, India, Iran, Giappone, organizzato con “Humanities War and Peace Initiative”, Division of Humanities in the Arts & Sciences della Columbia University.

Un incontro, moderato dal direttore del Museo Pasqualino, Rosario Perricone, a cui parteciperanno Anna Carocci (Università La Sapienza di Roma); Olga M. Davidson (Boston University, USA); Alessandro Napoli (Marionettistica Fratelli Napoli, Catania); Elizabeth Oyler (University of Pittsburgh, USA); Paula Richman (Oberlin College, USA).

Sarà possibile seguire il webinar sulla pagina Facebook del museo (https://www.facebook.com/MuseoMarionette) e sul canale Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCB4FEyRenKlkSNrgVi-SCkw/)

E poi, alle 20 al Museo Pasqualino (ma ancora in diretta sulla pagina Facebook del museo e sul canale Youtube) il teatro dei pupi d’autore, quello dei fratelli Napoli, che racconteranno le avventure senza tempo di Rinaldo imperatore di Trebisonda: una storia molto amata dal pubblico ottocentesco e più ancora nel Novecento, perché sanciva il ristabilirsi della giustizia nel mondo.
Si replica in presenza al Museo sabato 13 alle 21.

Il racconto abbraccia la Turchia e i temi legati all’ambiente e all’inquinamento con una fiaba di rara intensità: Garbage Monster, di Cengiz Özek, pluripremiato artista, autore e studioso del teatro d’ombre, alle 21 alla Chiesa di San Mattia Apostolo ai Crociferi e in replica sabato 13 novembre alle 19 e domenica alle 17.

Dopo le fiabe e la riscoperta di Ferrazzano, ultimo capitolo della Trilogia P3-coordinate popolari, incentrata su Giuseppe Pitré con Mutu cu sapi u jocu della compagnia Babel Crew di Giuseppe Provinzano, con una emozionante performance di teatrodanza ispirata agli studi del medico siciliano sui giochi d’infanzia. Alla chiesa SS. Euno e Giuliano venerdì e sabato alle 22domenica alle 19.

Altra incursione nel centro del Mediterraneo con la Spagna e lo spettacolo Animales, di Pablo Vergne e la compagnia El Retablo, alle 18 al Museo Pasqualino. In scena un mondo fantastico, uno spettacolo che narra del mondo animale e delle sue piccole grandi storie per un pubblico dai 3 anni in su.

La Tunisia approda invece nel bacino dei racconti con Le voyage, di Habiba Jendoubi. Un viaggio intimistico e delicato intorno al corpo, alla malattia e al rapporto con gli altri. Sabato alle 21 alla Chiesa di San Mattia Apostolo ai Crociferi e, in replica, domenica allo stesso orario.

Ancora domenica, ma alle 11 al Museo Pasqualino, la mattinata inizierà con un atteso ritorno: i burattini del napoletano Gaspare Nasuto e il suo Le antiche storie di Pulcinella.

Storie che intrecciano storie, in un Mediterraneo che è un mare di storie aperto e accogliente con tutti i suoi paesaggi e i volti, i suoi mille caratteri e i narratori. E le infinite declinazioni del teatro d’immagine. Animato da burattini, marionette e pupi, certo, ma anche da altre creature fantastiche (donne e uomini compresi) eppure tenacemente attaccate al mondo, ai suoi sogni, ai suoi drammi.

Il Festival di Morgana 2021 è stato realizzato anche grazie al contributo del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, Direzione generale Spettacolo dal Vivo, dell’Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo, dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, del Comune di Palermo – Assessorato alla Culture, della Città Metropolitana di Palermo. E dell’Istituto Cervantes, dell’Ufficio culturale ambasciata di Israele in Italia, dell’Institut Français di Palermo e di Coop Alleanza 3.0.

Il PROGRAMMA DALL’11 AL 14 NOVEMBRE

Giovedì 11 Novembre

Museo delle marionette A. Pasqualino

ore 18.00

Inaugurazione mostra

I paladini del carretto siciliano.

Le tavole di Emilio Murdolo

A questo appuntamento speciale è affidato il compito di aprire le danze del Festival di Morgana. Protagonista indiscusso della mostra sarà il carretto siciliano, che si usa dipingere da metà dell’Ottocento, contestualmente al successo e alla diffusione incontrata dal carretto grazie al miglioramento del sistema viario isolano. Non era solo un oggetto pratico, ma anche mitico, attraverso cui affermare la propria ricchezza ed il proprio prestigio sociale, uno “status symbol” attorno cui si veniva progressivamente creando una mitologia e un’arte per celebrarla. In questo discorso si innesta l’attività di Emilio Murdolo, di cui sarà possibile ammirare le tavole. Pittore di carri di grande potenza espressiva, amato dal pittore Renato Guttuso, che lo incontra giovanissimo. Quando raggiunge la fama, il pittore gli tributa affetto e considerazione. Affermerà infatti: “in tutta onestà debbo dire che la tecnica pittorica la appresi da Emilio Murdolo”.

Museo delle marionette A. Pasqualino

ore 19.00

Performance

DonAzione

di Francesco Impellizzeri (Italia), a cura di Paola Nicita

Un regalo che arriva da lontano, e che un padre destìna al figlio, e dal figlio giunge ad un amico che è un artista, Francesco Impellizzeri, che a sua volta decide di donarlo ad un museo: la performance DonAzione nasce da una storia articolata di un dono ricevuto e trasmesso, una scultura proveniente dal Nepal, che proprio attraverso una performance che darà il via al Festival di Morgana verrà consegnata, allestita ed esposta al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino di Palermo.
Francesco Impellizzeri costruisce la sua performance come un carillon in scala reale: la costruzione e l’esposizione della scultura – un oggetto rituale carico di esotismo e mistero – è frutto di una gestualità lenta, minimale e rigorosa, che soppesa le parole, le sonorità e i movimenti per mettere in scena una storia che si compone tassello dopo tassello, e richiede il tempo dell’attesa e della poesia.
È, fondamentalmente, un discorso intorno al dono, che diviene fulcro reale e immaginifico dal quale promanano le azioni compiute dall’artista, proposte in un presente che racconta anche il suo passato.

Museo delle marionette A. Pasqualino

ore 21.00

Performance

Colatura#13

di Gaetano Costa (Italia)

La serie “Colature” di Gaetano Costa è un progetto legato alla memoria: è la messa in scena di un rituale laico in cui il lento gocciolare di candele di cera erode lentamente i tratti di un volto immobile che gradatamente perderà gli elementi che lo definiscono.

Il processo è la rappresentazione dell’entropia e del modo in cui essa agisce sulla materia fisica così come sulla persistenza di un ricordo, sulla memoria condivisa o personale, e come questa venga logorata dal tempo che scorre, rarefatta fino a sciogliersi in un caotico rumore bianco.

Venerdì 12 novembre

Museo delle marionette A. Pasqualino

ore 16.00

Webinar internazionale

L’epica e il teatro di figura mondiale: Italia, India, Iran, Giappone.

organizzato con “Humanities War and Peace Initiative”,

Division of Humanities in the Arts & Sciences della Columbia University

Saranno Palermo e il Festival di Morgana a inaugurare il ciclo di quattro incontri su L’epica mondiale nel teatro di figura: Italia, India, Iran, Giappone. Un simposio – co-sponsorizzato da the Humanities War and Peace Initiative, attraverso the Division of Humanities in the Arts & Sciences at Columbia University – incentrato sulla rappresentazione di testi epici nel teatro di figura siciliano, indiano, iraniano e giapponese. Significativamente, il tema specifico della conferenza palermitana è l’esilio.

A questo primo incontro parteciperanno Anna Carocci (Università La Sapienza di Roma); Olga M. Davidson (Boston University, USA); Alessandro Napoli (Marionettistica Fratelli Napoli, Catania); Elizabeth Oyler (University of Pittsburgh, USA); Paula Richman (Oberlin College, USA). Modera il direttore del Museo internazionale delle Marionette, Rosario Perricone.
I capolavori epici di India, Iran, Giappone e Italia attraversano molteplici secoli, abbracciano religioni diverse e hanno origine da culture distanti fra loro migliaia di chilometri. Ognuna con la complessità delle proprie storie politiche, sociali e letterarie.
Tuttavia, queste narrazioni hanno caratteristiche parallele che invitano all’analisi comparatistica e al pensiero critico su una serie di temi legati alla condizione umana anche oggi assolutamente attuali. Fino a poco tempo fa, queste storie epiche erano in primo piano nelle loro rispettive culture attraverso le tradizioni popolari, in particolare il teatro di figura. Ancora oggi, si trovano compagnie marionettistiche che portano in scena testi epici per un pubblico contemporaneo, a volte rielaborando le storie per innescare confronti collettivi e promuovere la comprensione tra le culture.
Queste quattro conferenze si concentrano, quindi, sulle capacità drammatiche del teatro di figura di rappresentare narrazioni epiche di lingue, religioni e territori diversi, per promuovere il rispetto reciproco e la pace.

Museo delle marionette A. Pasqualino

ore 20.00

Opera dei pupi siciliani

Rinaldo imperatore di Trebisonda

Marionettistica Fratelli Napoli (Italia)

Distrutta la fortezza di Montalbano e consegnate le sue armi e la sua famiglia in ostaggio a Carlo Magno sotto la città di Tremogna, Rinaldo è stato esiliato dall’imperatore, come al solito istigato dal perfido traditore Gano di Magonza. Secondo la Storia dei Paladini di Francia di Giusto Lodico – che rielabora in questa parte della sua compilazione il poema anonimo quattrocentesco in ottava rima intitolato Trabisonda – Rinaldo in Oriente vive la sua gloriosa ascesa al soglio imperiale della città sul Mar Nero, conquistando con valore, fascino, saggezza e clemenza la fiducia di ben trentasei sovrani saraceni, i quali, da acerrimi nemici, ne diventeranno fedelissimi sostenitori e difensori.
Nelle serate di Rinaldo imperatore, il pubblico dell’Opera dei Pupi condivideva il punto più alto di quella aspirazione al ristabilirsi di un ordine del mondo più giusto e di quel riscatto mitico dalla propria condizione di subalternità che Antonino Buttitta e Antonio Pasqualino hanno acutamente individuato nei loro studi come ragioni profonde dell’importanza e del successo delle storie di paladini per i ceti popolari siciliani dell’Ottocento e del Novecento, prima dell’affermarsi del consumismo. Le storie di Rinaldo – in Occidente umiliato e disprezzato a torto da Carlo Magno – e Gano – glorificato invece in Oriente da molti sovrani di diversa religione – diventavano per il pubblico dei teatri di quartiere sia l’esempio tangibile che qualche volta le cose nel mondo si rimettessero al posto giusto, sia un modello di mobilità sociale che spingeva a rivalutare la stringente necessità di emigrare dalla Sicilia alla ricerca di un lavoro come reale possibilità di un riscatto dalle proprie condizioni di precarietà e miseria.

Chiesa di San Mattia Apostolo ai Crociferi

ore 21.00

Ombre

Garbage Monster

Cengiz Özek (Turchia)

Hai mai buttato la spazzatura in mare? Se è così, hai mai pensato a cosa ne sarà di essa?
C’è un pesce il cui compito è pulire i mari: svolge il suo lavoro con grande senso di responsabilità. Ha mangiato così tanta spazzatura ed è stato trasformato in un mostro. Ma è un mostro di buon cuore. Cerca risolutamente di mangiare tutti i rifiuti per mantenere pulite le acque. E per lo più odia le bottiglie.
Cos’è quello? Karagöz sta gettando in mare un biberon! E improvvisamente il mostro si presenta e lo affronta. Stiamo seguendo i pesci sotto il mare; ci stiamo spingendo fin dentro lo stomaco del mostro buono; navighiamo con la barchetta di Karagöz, su uno schermo 150 x 100 cm. Una visione insieme ingenua e suggestiva si unisce alle melodie della musica tradizionale e crea un fantastico mondo di marionette d’ombra.
Chi assiste a questa commedia unica nel suo genere non può credere che ci sia solo una persona dietro lo schermo a interpretare così tante figure.

SS. Euno e Giuliano

ore 22.00

Performance teatrodanza

Mutu cu sapi u jocu

III capitolo della Trilogia P3-coordinate popolari

Babel crew (Italia)

Mutu cu sapi u jocu è il terzo capitolo che conclude la trilogia P3-coordinate popolari, che ha declinato attraverso i linguaggi scenici contemporanei il patrimonio drammaturgico di Giuseppe Pitrè.

Dopo la fiaba U pappaiaddu ca cunta 3 cunti e lo spettacolo dall’approccio performativo quale è Comu Veni Ferrazzano – si conclude concludiamo la trilogia cercando di declinare attraverso i linguaggi della danza contemporanea quella fetta di studi che Pitrè ha dedicato ai giochi tradizionali e i giochi di strada. Una performance multidisciplinare tra narrazione e danza contemporanea, dove a Ferrazzano, personaggio dell’opera di Pitrè, trait d’union della trilogia, è dato il compito di condurci nei giochi di strada; dove i due performer, attraverso un movimento del corpo non didascalico né mimico, ne restituiscono l’essenza, in una piazza simbolica che è tutte le piazze del mondo. Un esperimento multidisciplinare che trova le sue radici drammaturgiche nella raccolta dei Giuochi fanciulleschi siciliani di Giuseppe Pitrè, un testo che racconta regole, dinamiche e curiosità di quei giochi sociali che hanno fatto la storia e che si muovono oggi giorno in assoluta controtendenza nei confronti delle nuove generazioni troppo attratte dal gioco virtuale. Un lavoro che vuole invadere gli spazi non convenzionali, riempirli di ritmo, movimento e storie… spazi vuoti che, alla fine, resteranno pregni della necessità di recuperare il valore sociale di un gioco.

Sabato 13 novembre

Museo delle marionette A. Pasqualino

ore 18.00

Teatro d’oggetti

Animales

di Pablo Vergne_El Retablo (Spagna)

Animali, ideato da Pablo Vergne, è uno degli spettacoli più premiati a livello internazionale della compagnia spagnola El Retablo. Si tratta di uno spettacolo senza testo, dove oggetti ed elementi differenti si trasformano in animali le cui forme, colori, ritmi e movimenti disegnano varie forme sceniche che affascinano grandi e piccini. Un concerto di piccole storie che ruotano intorno al mondo animale realizzato con un linguaggio teatrale semplice, vicino al bambino. Una suggestiva proposta scenica che ha varcato i confini della Spagna per essere presente in prestigiosi festival e programmi negli Stati Uniti, Olanda, Irlanda del Sud, Gran Bretagna, Belgio, Danimarca, Estonia, Lettonia, Croazia, Romania, Israele, Palestina, India, Cina, Singapore, Ecuador, Argentina.

Spettacolo per bambini dai 3 ai 12 anni e per un pubblico di famiglie.

Chiesa di San Mattia Apostolo ai Crociferi

ore 19.00

Ombre

Garbage Monster

Cengiz Özek (Turchia)

Chiesa di San Mattia Apostolo ai Crociferi

ore 21.00

Teatro d’immagine

Le voyage

Habiba Jendoubi Domia Productions (Tunisia)

Indebolita dopo l’asportazione di un seno, una donna emerge da un tessuto e mette in scena le sue aspre sofferenze fisiche e morali patite in seguito alla malattia, con molte esitazioni ed emozioni contraddittorie. Riuscirà a superare questa sofferenza dopo un lungo isolamento? A vincere frustrazione e depressione?
Il contesto sfila davanti a lei in polemica silenziosa, con una reazione tremante, ma lei riuscirà a ricostruirsi e a fare i conti con visi a volte colmi di fiducia, a volte estranei. È come una barca che sormonta le onde verso un nuovo orizzonte.

Museo delle marionette A. Pasqualino

ore 21.00

Opera dei pupi siciliani

Rinaldo imperatore di Trebisonda

Marionettistica Fratelli Napoli (Italia)

SS. Euno e Giuliano

Ore 22.00

Performance teatrodanza

Mutu cu sapi u jocu

III capitolo della Trilogia P3-coordinate popolari

Babel crew (Italia)

Domenica 14 novembre

Museo delle marionette A. Pasqualino

ore 11.00

Burattini

Le antiche storie di Pulcinella

Gaspare Nasuto (Italia)

Pulcinella canta e balla per la sua Teresa, un cane assiste alla scena e inizia a giocare con lui. Ma il cane è addestrato dal suo terribile padrone Pasquale, così inizia lo spettacolo antico; così ancora oggi, Pulcinella diverte il pubblico con le sue battaglie. Anche la morte si accorgerà a sue spese della potenza della vita e della gioia che esprime la maschera napoletana, impersonata dal suo più grande interprete.

Chiesa di San Mattia Apostolo ai Crociferi

ore 17.00

Ombre

Garbage Monster

Cengiz Özek (Turchia)

Chiesa di San Mattia Apostolo ai Crociferi

ore 21.00

Teatro d’immagine

Le voyage

Habiba Jendoubi Domia Productions (Tunisia)

SS. Euno e Giuliano

Ore 19.00

Performance teatrodanza

Mutu cu sapi u jocu

III capitolo della Trilogia P3-coordinate popolari

Babel crew (Italia)

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