martedì, Maggio 7, 2024
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Assosistema Confindustria: bene l’audizione dell’Agenzia delle Dogane sull’importanza di contrastare la contraffazione dei DPI

IL PRESIDENTE DELLA SEZIONE SAFETY, GALBIATI: “CONTINUEREMO A COMUNICARE LA CORRETTA MARCATURA E IL CORRETTO UTILIZZO DEI DPI PER LA LOTTA AL COVID”

“Bene l’audizione del Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Marcello Minenna presso la Commissione di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti – dichiara Claudio Galbiati, Presidente della sezione Safety di Assosistema Confindustria che rappresenta i produttori e distributori dei Dispositivi di protezione individuali (DPI) – in occasione della quale si è fatta menzione delle possibili azioni per contrastare la contraffazione di Dispositivi di protezione individuale e altri prodotti volti al contenimento dell’emergenza pandemica”.

“Se da un lato le 10.000 tonnellate di merce sequestrata perché contraffatta e dannosa per la salute rappresentano un dato allarmante – prosegue Galbiati – dall’altro evidenziano come il fenomeno della contraffazione possa essere arginato e combattuto attraverso un’intensificazione costante dei controlli e attraverso una consapevolezza del consumatore che, in particolar modo sul tema dei facciali filtranti, è aumentata in questi anni di pandemia”.

“Oltre al ruolo di supporto alle istituzioni, alle forze di polizia e alla collettività che la sezione Safery di Assosistema Confindustria ricopre quotidianamente – continua Galbiati – puntiamo a sviluppare sempre di più la consapevolezza e l’attenzione dei cittadini verso i prodotti utilizzati per proteggersi dal Covid. Accanto alla vaccinazione, infatti, un ruolo fondamentale nella lotta alla diffusione del virus lo giocano proprio i Dispositivi di protezione individuale che rappresentano una solida barriera al contagio soprattutto nei luoghi con maggiore concentrazione di persone. Per questo è necessario che il cittadino sappia quale DPI sta acquistando e come indossarlo correttamente”.

La capacità filtrante del materiale con la quale è realizzata una FFP2, ad esempio, risulta pari al 94% ma la sua efficacia diminuisce se il facciale non aderisce correttamente al volto, se lo portiamo solo per coprire la bocca e non il naso, se lo tocchiamo costantemente con le mani senza poi igienizzarle. Indossare e rimuovere un facciale filtrante è un’operazione tanto semplice quanto complessa dove il rischio trasmissione è molto elevato. Per questo – conclude Galbiati – come già fatto nel 2020 sentiamo l’esigenza di continuare nella nostra campagna comunicativa relativa alla corretta marcatura CE di una FFP2 e al suo corretto utilizzo in modo tale da combattere con tutte le armi in nostro possesso la battaglia contro il Covid”.     

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