venerdì, Maggio 17, 2024
HomePoliticaARSFondi Ue per fiere ed eventi all’estero, M5S: “Alle aziende serve altro...

Fondi Ue per fiere ed eventi all’estero, M5S: “Alle aziende serve altro tempo, Regione proroghi scadenza a giugno 2023”

All’Ars c’è una mozione per chiedere nuovi termini. I deputati regionali 5 Stelle Damante e Pasqua: “Bisogna dare la possibilità di ripresentare i progetti, alla luce delle esigenze post-pandemiche e della nuova emergenza legata al conflitto Russia-Ucraina”. 

“Dare ancora tempo alle imprese siciliane, almeno fino a giugno 2023, per presentare progetti di internazionalizzazione, secondo la misura 3.4.2 del Po Fesr Sicilia 2014-2020, che riguarda la partecipazione a fiere ed eventi di promozione all’estero”: a manifestare questa esigenza sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle, Ketty Damante e Giorgio Pasqua, che sul tema avevano richiesto a giugno 2021 un’audizione in III commissione Attività produttive all’Ars e a settembre 2021 avevano presentato una mozione per chiedere una proroga del termine. 

“Spostando di oltre un anno il termine scaduto da qualche giorno, il 23 marzo – spiegano Damante e Pasqua – si consentirebbe alle numerose aziende dell’Isola di partecipare ai bandi per l’internazionalizzazione, o di ripresentare le istanze riviste alla luce delle esigenze post-pandemiche e comunque sempre nel rispetto dell’unico avviso del 2018. Il governo Musumeci è andato avanti finora con brevi proroghe, di pochi mesi, che non aiutano le moltissime aziende interessate a rivedere e chiudere progetti per la partecipazione a fiere ed eventi secondo gli obiettivi dei propri piani commerciali e di marketing. C’è il rischio che le imprese restino escluse dai finanziamenti o che possano addirittura essere costrette a restituire le anticipazioni ricevute”. 

“La soluzione – proseguono Damante e Pasqua – non è l’ennesima proroga di qualche mese, ma l’estensione della scadenza fino alla metà del prossimo anno, a maggior ragione adesso che siamo di fronte a una nuova emergenza mondiale. In seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, infatti, si è generato un nuovo scenario che ha inevitabilmente provocato un impatto molto forte sull’economia globale, non solamente per le implicazioni che riguardano l’energia e la volatilità sui mercati finanziari, ma anche per le conseguenze sul commercio internazionale e la catena di approvvigionamento. Non vorremmo che il presidente Musumeci – aggiungono i deputati – il suo capo vicario e il direttore della programmazione abbiano deciso di abbandonare proprio adesso l’azione 3.4.2, che genera una spesa di ‘soli’ 16 milioni di euro (forse per sostituirla con i bonus senza rendicontazione?), penalizzando così le imprese coinvolte in questa importante misura di finanziamento comunitario”.  

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

- Advertisment -

ULTIME NEWS