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Cantine Birgi presenta una new entry internazionale: spumante Birgi Metodo Classico Blanc de Blancs

Il valore della pazienza in una bottiglia, perché “le cose belle hanno il passo lento”. Ed, effettivamente, la new entry in casa Cantine Birgi, Spumante Birgi Metodo Classico Blanc de Blancs, rappresenta un elogio della virtù dei forti per più di un motivo. In primo luogo perché è il frutto di un progetto di investimento avviato in un momento difficile per tutti, ovvero in piena pandemia, e- in seconda battuta- perché si tratta di un prodotto complesso, realizzato con il méthode champenoise, detto anche metodo della rifermentazione in bottiglia attraverso l’introduzione di zuccheri e lieviti selezionati, e che richiede un affinamento in bottiglia di circa 30 mesi.

“Dopo 30 mesi di attesa- dichiara l’enologo della cantina, Giuseppe Figlioli- siamo pronti a stappare le prime bottiglie di un prodotto di nicchia, un blanc de blancs molto pregiato, realizzato con uve di Chardonnay e ispirato alla classicità francese, ma che porta con sé il carattere distintivo del terroir in cui crescono i nostri vigneti, in Sicilia occidentale, in un clima mite ventilato tutto l’anno e accarezzato dalla brezza del mare”.

“È un progetto nato nel 2020, in concomitanza con il 60esimo dalla nascita delle Cantine Birgi- aggiunge Giuseppe Monteleone, Presidente della cantina sociale- un omaggio alla nostra costanza, ma soprattutto a quella dei circa 750 viticoltori che conferiscono le uve in cantina, e che conoscono molto bene il valore della pazienza che richiede i tempi della natura, a partire dal primo raccolto a seguito della piantumazione dei vigneti, che avviene dopo circa tre anni”.

“Abbiamo scelto di destinare- continua Figlioli, che è anche Direttore tecnico di Cantine Birgi- circa due ettari di terreno, dei venti destinati alle uve del vitigno internazionale Chardonnay, e coltivati in altura a 350 metri sul livello del mare, per realizzare uno spumante con il metodo con cui viene prodotto lo champagne, un vino di cui non vediamo l’ora di testare il gradimento tra i wine lovers e che pensiamo diverrà un fiore all’occhiello della nostra produzione”.

I primi feedback saranno raccolti alla 54esima Esposizione dei Vini e dei Distillati, il Vinitaly di Verona, cui Cantine Birgi presenterà Birgi Metodo Classico Blanc de Blancs.

“Il Festival del vino a Verona rappresenta per noi- conclude Monteleone- un importante momento di confronto con le altre realtà vitinicole italiane e di incontro con i buyers, i wine lovers e i potenziali enoturisti”.

L’enoturismo è, infatti, settore molto affezionato a Cantine Birgi, che negli ultimi anni ha molto investito per rendere sempre più piacevoli le visite degli appassionati del vino, raggiungendo il numero di circa 6.000 enoturisti nell’anno prima della pandemia.

“Abbiamo ristrutturato da poco l’enoteca, e creato un’ampia zona parcheggio, e siamo dunque ancora più pronti di prima a far conoscere il vino, la cantina e il territorio cui siamo legati imprescindibilmente”.

Pamela Giampino

I numeri delle Cantine Birgi:

anno di nascita: 1960

2.100 ettari di terreno

750 soci viticoltori

250 mila quintali di uva (70% a bacca bianca, 30% a bacca nera)

2,5 milioni di bottiglie l’anno

6.000 enoturisti all’anno

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