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A Selinunte parte il Crowdfunding per pensiero contemporaneo

L’arte e la bellezza, per resistere contro la mafia. Aderiscono artisti, musicisti e scienziati.

Lanciata una campagna di raccolta fondi dell’associazione Selinunte Cunta e Canta dal titolo Pensiero Contemporaneo – di questa Terra facciamone un giardino. 

https://www.produzionidalbasso.com/project/pensiero-contemporaneo-di-questa-terra-facciamone-un-giardino/

Domenica 1° Maggio sulla piattaforma Produzioni dal Basso è stata lanciata una campagna crowdfunding dal titolo: “Pensiero Contemporaneo- Di questa Terra facciamone un Giardino”.

Alla raccolta fondi, promossa per finanziare le attività dell’associazione Selinunte Cunta e Canta, hanno aderito importanti artisti e personalità del panorama nazionale. A perorare la causa nel video-promo appaiono lo scienziato Stefano Mancuso, il musicista Eugenio Bennato, l’artista-mecenate Antonio Presti, gli scrittori Savatteri e Calaciura, il giornalista Attilio Bolzoni, gli attori Fabrizio Ferracane, Salvo Piparo ed Enrico Stassi e il Presidente della Rete Museale e Naturale Belicina Giuseppe Maiorana, tutti a sostenere il valore dell’attività dell’associazione in quel particolare territorio della provincia di Trapani.

https://www.youtube.com/watch?v=I2O-zTtiNO0    https://www.youtube.com/watch?v=kTWwMXB1_mQ&t=19s

Collegandosi alla piattaforma di crowdfunding Produzioni dal Basso e cercando il progetto “Pensiero Contemporaneo – Di questa Terra facciamone un Giardino” si potrà visionare a quali attività andranno destinati i fondi e lasciare una donazione. A seconda dell’importo donato, si potranno avere delle ricompense come le t-shirt con i versi del cantastorie Pino Veneziano, i cd, i poster, oppure, per chi nell’estate visiterà Selinunte, alcune delle degustazioni tipiche da consumare nei locali della borgata.

Con enormi sacrifici non ci siamo fermati neanche con il Covid – racconta Umberto Leone, artista e presidente dell’associazione – Ringrazio tutti gli artisti che hanno testimoniato l’importanza del nostro lavoro e hanno aderito alla raccolta”.

“In questi anni di attività, la nostra sede, che è adiacente all’ingresso del parco archeologico di Selinunte, è divenuta un piccolo polo culturale. Nell’area verde, destinata a giardino artistico, abbiamo già collocato alcune installazioni e sculture. Metteremo e piantumeremo nuove essenze arboree. L’altra parte dei fondi servirà per finanziare le attività culturali che hanno il loro apice ad agosto con il Premio Pino Veneziano, il cantastorie di Selinunte che commosse Borges e che De Andrè volle come spalla in un suo concerto in Sicilia. E’ un evento letterario-musicale giunto alla diciottesima edizione, che ha come direttore artistico lo scrittore Gaetano Savatteri. 

Non possiamo sprecare tutto questo lavoro, abbiamo bisogno del sostegno di tutti voi.”

L’associazione Selinunte Cunta e Canta opera nel territorio segnato dalla presenza del latitante Matteo Messina Denaro.  E tra le iniziative c’è anche il restauro de ”I Pini di Castelvetrano”. E’ un’opera di scultura, scrittura e racconto, realizzata dalla coppia di artisti Ute Pyka e Umberto Leone in collaborazione con lo scrittore Gaetano Savatteri e l’attore Vincenzo Pirrotta. Fa parte di una serie di lavori attraverso i quali gli artisti hanno voluto raccontare la biografia di alcuni alberi.

E’ la storia di due grandi Pini che, al termine di una serie di attentati, durante la notte sono stati tagliati nella campagna di un consigliere comunale di Castelvetrano che si opponeva alla realizzazione di una discarica di rifiuti speciali e un cambiamento di destinazione d’uso di alcuni terreni nella borgata di Marinella di Selinunte.

I Pini erano stati piantati, seguendo un’antica tradizione ormai quasi in disuso, in occasione della nascita dei figli del consigliere. Una storia di prepotenza mafiosa. Il pino (ne è rimasto solo uno perché l’altro era irrecuperabile), è collocato davanti l’ingresso del Parco Archeologico di Selinunte. Testimonial per la raccolta di questo restauro è lo scienziato Stefano Mancuso, dell’Università di Firenze, neurobiologo vegetale e direttore del LINV il laboratorio internazionale di ricerca sull’intelligenza delle piante.

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