venerdì, Marzo 29, 2024
HomeCronacaMssina, Catania, Siracusa, Reggio Calabria: ispezione antifrode per apparecchi e congegni da...

Mssina, Catania, Siracusa, Reggio Calabria: ispezione antifrode per apparecchi e congegni da divertimento e intrattenimento

I funzionari dell’Agenzia delle Accise Dogane e Monopoli, Direzione
Giochi – Ufficio Controlli Giochi – coordinati dal Gruppo CP-Operazioni, congiuntamente al
personale delle Sezioni Controlli territorialmente competenti e alla Sogei, il 27 e 28 aprile scorso,
nelle provincie di Messina, Catania, Siracusa e Reggio Calabria, hanno eseguito una operazione
ispettiva antifrode a tutela della legalità e della sicurezza in materia di apparecchi e congegni da
divertimento e intrattenimento.


L’operazione ha dato luogo ad una articolata attività di verifica della conformità alle prescrizioni
normative degli apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, del T.U.L.P.S., delle loro modalità di
funzionamento, e delle relative autorizzazione previste per i punti di offerta.


Sono stati controllati complessivamente 28 esercizi commerciali – di cui 26 nelle provincie di
Catania e Messina – e sono stati sequestrati 10 apparecchi per accertata violazione dell’art. 110,
comma 9, lettera f bis, del T.U.L.P.S. il quale prevede per la fattispecie l’applicazione di una
sanzione amministrativa pecuniaria da 1.500 a 15.000 euro per ciascun apparecchio.
È stata sequestrata 1 scheda di gioco relativa ad apparecchio da intrattenimento per accertata
violazione dell’art. 110, comma 9, lettera f ter, del T.U.L.P.S. il quale prevede per la fattispecie
l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 a 50.000 euro per ciascun
apparecchio videoterminale.
In tre esercizi commerciali sono state constatate irregolarità relative all’Imposta sugli
Intrattenimenti (ISI) dovuta.
Nel corso delle operazioni sono stati inoltre sequestrati presso un negozio di gioco 2 personal
computer messi a disposizione degli avventori ed utilizzati per la connessione a piattaforme di gioco
non autorizzate da ADM, in violazione a quanto prescritto dall’art. 110, comma 9, lettera f quater,
del T.U.L.P.S. il quale prevede per la fattispecie l’applicazione di una sanzione amministrativa
pecuniaria da 5.000 a 50.000 euro per ciascun apparecchio e la chiusura dell’esercizio da trenta a
sessanta giorni.
DIREZIONE GENERALE
UFFICIO EVENTI E RELAZIONI ESTERNE
Sono in corso, da parte dei Nuclei Operativi Territoriali delle Direzioni coinvolte, gli ulteriori
accertamenti tecnici per individuare anche eventuali illeciti di natura penale.

Articoli Correlati
- Advertisment -

ULTIME NEWS