venerdì, Marzo 29, 2024
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Premio Internazionale Federico II, lunedì la consegna

LA CERIMONIA SI TERRÀ A PALAZZO GIUSTINIANI ALLE 10

A SALA ZUCCARI ANCHE IL CONVEGNO “PUER APULIA, STUPOR MUNDI”

L’appuntamento segna l’apertura del programma di iniziative di alto livello culturale promosse dal Centro Studi Federico II di Palermo. Il Presidente Giuseppe Di Franco: “Un inizio memorabile per un programma ambizioso che ci porterà a realizzare a Roma, Bordeaux e Bratislava eventi di grande impatto socio culturale internazionale”

Con un convegno dedicato a Federico II dal titolo: “Puer Apuliae, Stupor Mundi” e con la consegna del Premio Internazionale Federico II, si aprirà a Roma lunedì 30 maggio alle 10 il programma di iniziative promosse dal Centro Studi Federico II di Palermo in sinergia con la Solunto Foundation. Ad ospitare il convegno e la cerimonia di consegna la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, sede della Presidenza del Senato. Il convegno è patrocinato dal Senato della Repubblica e dal suo Presidente, la Senatrice Maria Elisabetta Alberti Casellati.

Fra i relatori il Professor Rosario Coluccia, Accademico della Crusca; il Professor Hubert Houben, Ordinario di Storia Medievale di UniSalento e Accademico dei Lincei; Sua Eccellenza il Cardinale Fernando Filoni, Gran Maestro dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro.

L’apertura del convegno sarà preceduta dai saluti del Presidente della Commissione Cultura del Senato, il Senatore Riccardo Nencini, e da quelli del Presidente del Centro Studi Federico II e della Solunto Foundation Giuseppe Di Franco. A moderare i lavori sarà lo scrittore e giornalista parlamentare Mario Nanni. A trarre le conclusioni del convegno sarà il Professor Pietro Luigi Matta, Componente del comitato scientifico del Centro Studi Federico II e Professore dell’Università degli Studi di Palermo. Fa parte del programma del convegno anche l’intervento della Dottoressa Egle Pasquali che leggerà alcuni testi poetici inediti di Federico II.

A ricevere il Premio Internazionale Federico II saranno il Professor Rosario Coluccia, il Professor Hubert Houben, il Cardinale Fernando Filoni e lo scrittore e direttore artistico Gabriele Lucci. A premiare il maestro Lucci sarà lo scrittore e giornalista Goffredo Palmerini.

Ho sempre avuto una grande ammirazione per Federico II – dice il presidente del Centro Studi Federico II Giuseppe Di Franco – lo considero uno dei più grandi imperatori della storia, lo ‘Stupor Mundi’ nonché grande statista, studioso di letteratura e delle belle arti, nobile d’animo e ricco di valori e ideali che oggi purtroppo mancano nella società ed anche in tante personalità che rivestono cariche istituzionali e politiche. Inoltre mi sono reso conto che in Sicilia in questi anni non si è data ampia diffusione culturale internazionale alla figura di Federico II e quindi ho ritenuto necessario proporre un programma internazionale di eventi culturali e socio culturali che realizzeremo a Roma il 30 maggio, a Bordeaux il 19 giugno e a Bratislava il 15 settembre per far conoscere anche alle nuove generazioni la figura di questo grande personaggio”.

Il Centro Studi Federico II recentemente ha presentato le sue iniziative anche oltreoceano. “Abbiamo tenuto –dice Di Franco – un incontro bilaterale socio culturale Italia Usa a New York all’Istituto Italiano di Cultura lo scorso 17 maggio. In quell’occasione abbiamo assegnato il Premio Internazionale Federico II al Dottor Fabio Finotti, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura. A consegnare il premio i nostri referenti a New York Josephine Buscaglia Maietta e Stefano Vaccara. Abbiamo in programma anche la consegna al Console Generale d’Italia a New York, il Ministro Plenipotenziario Fabrizio Di Michele, siciliano originario di Palermo”.

Al centro del programma delle attività del Centro Studi Federico II c’è una visione politico culturale di ampio respiro. “Tutte le nostre iniziative – conclude Giuseppe Di Franco – fanno parte della piattaforma culturale ‘European Culture Vision 2032’ della quale sono il coordinatore internazionale. Il tema dominante del nostro programma sarà: ‘Diplomazia culturale per una dimensione internazionale della cultura, per una politica di sviluppo e di cooperazione tra Paesi dell’Europa’. Potrà sembrare un programma ambizioso, ma oggi per essere credibili nel mondo bisogna essere in grado di esportare eventi di assoluta credibilità e affidabilità culturale. Su questo noi ci giochiamo la nostra immagine e la nostra storia”.

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