venerdì, Aprile 19, 2024
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Stato di agitazione dei vigili del fuoco. Chiedono il rinvio del trasferimento del distaccamento Boccadifalco nella nuova destinazione di via Pitrè

Nella struttura sono ancora in corso i lavori di adeguamento. “Al momento non è ancora una sede di lavoro idonea”.

Stato di agitazione dei vigili del fuoco. Protestano per il trasferimento del distaccamento Boccadifalco in una  nuova sede operativa, in via Pitrè, dove non sono stati ancora ultimati i lavori di adeguamento e di manutenzione.

La squadra avrebbe già dovuto trasferirsi ieri. I vigili del fuoco hanno chiesto un rinvio in attesa che si concludano i lavori.  A proclamare lo stato di agitazione sono le sigle Fp Cgil, Fns Cisl, UilPa, Conapo e Confsal.  Il personale, che al momento è ospitato in un’ala dell’aeroporto di Boccadifalco, effettua regolarmente sopralluoghi per controllare lo stato dei lavori nella struttura che dovrà ospitare il contingente, un bene confiscato alla mafia passato nella disponibilità del Comune.   

Le foto che i Vigili del fuoco hanno inviato al comandante provinciale, assieme alla comunicazione dello stato di agitazione, documentano come sul posto ci sia ancora un cantiere in pieno svolgimento.  

Sia la struttura, che l’area di pertinenza, dove sosteranno i mezzi pesanti, secondo le sigle sindacali non sono in condizioni di essere consegnati.  Tanti i problemi segnalati, che mettono a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori: tombini scoperchiati, la facciata esterna da sistemare, vetri interni mancanti, arredi ancora inesistenti, erba alta e infestanti, pluviali staccati, scavi aperti o parzialmente coperti con mezzi di fortuna. Manca ancora l’allacciamento del gas, c’è un solo scaldabagno elettrico che, dicono i vigili del fuoco, non basta per le docce di tutti, essenziali al ritorno dalle missioni esterna per eliminare le sostanze contaminanti degli incendi.

“La sede è in condizioni precarie, non è adatta a ospitare nessuno, all’interno mancano perfino tutti gli arredi – dicono Giusto Amato, di Fp Cgil, Giovanni Caputo, Fns Cisl, Giuseppe Avola, Uilpa, Rosario Ferrante, Conapo e Davide Apprendi, di Confsal –  E nel piazzale esterno, fare manovre in mezzo alle buche è pericoloso, specie di notte. Per essere fruibile, la struttura deve essere consegnata in buone condizioni e ultimata in ogni sua parte. E soprattutto sicura”.

I vigili del fuoco, hanno pertanto chiesto di rinviare il trasloco. Due anni fa furono spostati dalla zona del Policlinico all’aeroporto in una sede organizzata in modo provvisorio. Di recente hanno ottenuto dalla Gesap, gestore dell’aeroporto di Boccadifalco, anche una zona pranzo e spogliatoi con armadietti, in attesa della sistemazione nella sede definitiva. Al loro posto, verrà la sezione telecomunicazioni.  

“Abbiamo atteso tanto per avere una sede dignitosa e funzionante.  Adesso che manca poco, vorremmo aspettare la consegna definitiva e la conclusione dei lavori, almeno negli spazi interni –  dicono i rappresentanti sindacali – La definizione della facciata esterna si può anche rinviare a dopo.  Chiediamo che almeno la parte vivibile venga adeguata a un posto di lavoro e che chi lavora di notte non rischi di cadere negli scavi aperti”.

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