giovedì, Luglio 10, 2025
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Palermo, Bando Periferie: un appello al Sindaco Lagalla degli Operatori dello Spettacolo dal vivo

Un avviso del Comune di Palermo destina oltre 1.500.000 di euro per la realizzazione di spettacoli e concerti nelle periferie palermitane: i termini dell’avviso però lasciano perplessi gli operatori dello spettacolo dal vivo della città.

Lo scorso febbraio il Ministero della Cultura ha destinato oltre 40mln € per il cosiddetto BANDO PERIFERIE: fondi del PNRR destinati a progetti di spettacolo dal vivo da realizzare nelle periferie di 10 città e nel loro perimetro metropolitano ai fini di un riequilibrio territoriale su base culturale.

Per Palermo la dotazione è di poco più di 1.548.000 € da spendere entro il 2022.

Il Ministero nel decreto ha demandato alle amministrazioni locali la realizzazione degli avvisi pubblici per l’individuazione dei progetti e la scelta di definire le proprie periferie relativamente ai propri territori: una scelta di indirizzo politico legittima e logica per rispondere alle differenze che ogni città metropolitana rappresenta.

Sì, perché è ormai un dato di fatto per chi si occupa con competenza di urbanistica, rigenerazione urbana, politiche sociali e culturali la definizione di Periferie Geografiche e Periferie Sociali, dove per queste ultime si intendono quelle zone di una città che seppur non geograficamente ai margini lo sono di fatto da un punto di vista sociale, culturale ed economico.

Palermo è stata l’ultima città in Italia a pubblicare un avviso (16 giugno con scadenza 16 luglio e progetti da realizzare dal 16 settembre) senza che nessuno abbia dato un indirizzo politico, né la precedente amministrazione né tanto meno la nuova che, alla data di oggi, non ha ancora una giunta. Mentre città come Catania Messina e Reggio Calabria declinano le proprie periferie guardando a quelle geografiche come a quelle sociali relativamente ai propri territori, a Palermo nessuno ha fatto questa scelta e gli uffici di Palazzo Ziino comunicano che verranno considerate solo le periferie geografiche senza però definirne i confini, come invece hanno fatto altre città.

In termini teorici, si potrebbero realizzare progetti a Mondello ma non ai Danisinni, in Viale Strasburgo ma non a Borgo Vecchio, in Via Belgio ma non all’Albergheria, escludendo poi tutte quelle aree della città che non sono né centro né periferia (Zisa, Noce, Calatafimi, Stazione Centrale, Porto, Borgate Marinare ecc). 

Inoltre non è chiaro quante risorse possono essere dedicate a un singolo progetto, dettaglio non da poco ai fini di un riequilibrio territoriale: teoricamente potrebbe essere anche un solo organizzatore a vincere con un mega progetto o comunque anche pochi enti con pochi enormi progetti, mentre in altre città italiane sono state realizzate delle fasce per garantire un accesso al bando più ampio e democratico.

Tutto ciò lascia molto perplessi gli operatori dello spettacolo dal vivo: 1.5mln sono risorse importanti, superiori addirittura al contributo di Palermo Capitale della Cultura: probabilmente saranno anche le uniche in questo 2022 per gli operatori di Palermo e gli unici nel PNRR destinati a questo tipo di progetti.

Chiediamo al Sindaco Prof. Roberto Lagalla una proroga del bando in attesa della nomina di un assessore alla cultura che si possa assumere la responsabilità politica e culturale necessaria, auspicando sia almeno pari a quella dei suoi colleghi messinesi e catanesi, nel guardare alla propria città con concreta conoscenza della stessa, della sua conformazione e delle sue necessità

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