sabato, Aprile 20, 2024
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Ex scuole di Catania completamente abbandonate e quasi totalmente distrutte

Ersilia Saverino: “Bisogna sottrarle alla microcriminalità e al declino persistente”

La cultura come motore di sviluppo economico ma soprattutto di cittadinanza che vuol dire conoscenza, pensiero critico, convivenza delle diversità. Il problema di fondo è che Catania, in questo momento, sta vivendo un degrado e un abbandono senza fine che colpisce tantissime strutture pubbliche- ex scuole- oggi ridotte a un cumulo di macerie. Quelle che una volta erano baluardi di legalità, nei quartieri a rischio, oggi sono simbolo di degrado e vandalismo. Come Presidentessa dell’Assemblea Provinciale di Catania per il Partito Democratico, chiedo che questa amministrazione comunale attivi un processo virtuoso che sottragga moltissimi ex istituti didattici alla microcriminalità ed al declino persistente. Sto parlando delle due “Brancati” di via della Dalia e dello Stradale San Teodoro a Librino, della “Capponi-Recupero” di via Villa Glori, della “Livio Tempesta” di via Toledo e della “Padre Santo di Guardo” di via Belvedere a San Giovanni Galermo. Bisogna progettare modalità partecipative per l’attuazione delle strategie necessarie a recuperare queste strutture con l’impiego dei fondi europei. Successivamente va attivato un modello di sviluppo locale con associazioni, parrocchie, università, enti no profit che, con un forte senso di responsabilità, possono aderire al piano di riscatto delle periferie catanesi. Accendere i riflettori su questi plessi catanesi vuol dire cominciare a metterli al centro di un progetto dove le periferie da spettatrici diventino gli attori centrali di questa rivoluzione sociale.

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