lunedì, Aprile 29, 2024
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“Ciavuri e Sapuri seconda edizione – to be continued”

L’appuntamento “Ciavuri e Sapuri” si è inventato lo stile itinerante per
il rilancio dell’Agroalimentare d’Eccellenza della Sicilia e dopo due
edizioni collaudate ed applaudite questo stile è un vero marchio di
fabbrica. Le tre giornate che hanno reclutato le migliori aziende
siciliane di settore hanno salutato ieri (domenica 11 settembre) i
bagliori di Castellammare del Golfo con l’ultimo chiaro di luna sul
Piazzale Stenditoio e con degustazioni benamate anche da una
moltitudine di turisti stranieri. La Seconda edizione, dopo quella di
Lipari a giugno, è una seconda medaglia al valore della Cna Sicilia che è
l’artefice di tutto e mette sul piedistallo questo comparto che è “la
spina dorsale dell’economia”. Le novità di questa edizione: tanti spunti
sul tema sono stati snocciolati in un incontro della Cna con relatori
autorevoli nello scenario stupefacente della Lega Navale Sezione di
Castellammare e la lente di ingrandimento sulle maestrie dell’area

palermitana e trapanese

I prodotti dell’eccellenza in esposizione nelle casette hanno creato una bella
attrattiva fino all’ultima ora e anche oltre la chiusura stabilita. Pane con oli
affumicati, aceti balsamici invecchiati, vino, pasta fresca e secca, birra,
confetture e creme spalmabili, conserve di pesce e amari finendo con la frutta
tropicale e i prodotti dolci da forno nonché i cannoli di Piana degli Albanesi.
“Ciavuri e Sapuri” ha ravvivato il bacino dei vacanzieri che solitamente popolano
la fascinosa cittadina trapanese massicciamente ad agosto. Il Comune di
Castellammare del Golfo si è speso nella sua facoltà patrocinante e il Governo
siciliano ha dato disponibilità per un contributo. Ad entrambi i ringraziamenti di
Cna

Lo stile itinerante di “Ciavuri e Sapuri” è
diventato un vero e proprio marchio di fabbrica. L’Agroalimentare Siciliano che
rappresenta il top della Sicilia è sbarcato nel cuore pimpante di Castellammare del Golfo
per tre serate che, domenica 11 settembre, sono volte al termine, nel piazzale
Stenditoio, tracciando code nutrite anche di turisti stranieri. L’appuntamento “Ciavuri e
Sapuri – Seconda edizione”, targato Cna – Confederazione Nazionale Artigianato e PMI
Sicilia a braccetto con l’Agroalimentare, ha portato diciassette aziende incisive ed
originali, grazie alle loro peculiarità, all’utenza con l’approccio e l’impatto delle
degustazioni: “Se la Montagna non va da Maometto, Maometto va alla Montagna,” ed è
con lo stesso principio che la Cna ha sostenuto questa scommessa contro le ripercussioni
del Covid – 19 sulle imprese e di una guerra in corso che produce il caro energia. Il sito
turistico trapanese è apparso la soluzione folgorante per questo periodo che, come dice
il Sindaco di Castellammare del Golfo Nicolò Rizzo, “è più tranquillo e gestibile rispetto
a quello dei 60mila avventori che arrivano ad agosto”. La manifestazione “secondo

round”, coadiuvata nell’assetto costruttivo da Eurofiere Srl, è nata sotto il segno di
alcune novità, dopo quella liparota svoltasi nel porticciolo di Marina Corta: si è preferito
restringere il campo su due zone di provenienza (palermitana e trapanese) e parte
dell’agrigentino per notare ancora meglio le caratteristiche tradizionali tra l’una e l’altra
protagonista della produzione siciliana; poi si è sviluppato un incontro a cura della Cna,
dove a snocciolare riflessioni interessanti sono stati relatori autorevoli nello scenario
stupefacente della Lega Navale Sezione di Castellammare. Ad associarsi negli angoli
delle imprese, anche lo staff di Lega Navale per la Sezione di Castellammare del Golfo e
di Cna. A spendersi e garantire il patrocinio è stata l’Istituzione comunale di
Castellammare del Golfo con la sua accoglienza nella persona del Sindaco Nicolò Rizzo e
dell’Assessore al Turismo e alla Cultura Maria Tesè mentre il Governo Siciliano subentra
con un suo contributo, tramite l’Assessorato alle Attività Produttive. Per quel che
concerne la discussione che si è tenuta sabato 10 sulla ripresa dell’agroalimentare,
riferiamo alcune dichiarazioni salienti. Dalla voce del vicepresidente vicario di Cna
Sicilia Giuseppe La Vecchia: “Come Organizzazione di Categoria ci occupiamo di far sì
che le esigenze delle aziende giungano sul tavolo delle istituzioni affinché queste si
impegnino per soddisfarle. Noi siamo una colonna che resiste per gli imprenditori, una
cassa di risonanza come lo è stata anche questa manifestazione sotto il profilo della
visibilità e dei contatti”. Per il presidente di Cna provinciale di Trapani Giuseppe Orlando
l’evento ha assunto più valenza perché inneggia all’Agroalimentare e lo fa con il vigore
dello spostamento, della scoperta dei luoghi, delle spiagge e anche dei monumenti più
belli. Si osservano i prodotti della nostra Isola e le potenzialità di certificarli con le
denominazioni ma si osservano anche sotto il profilo culturale e turistico per ampliare a
tutto l’anno la richiesta di visite nei loro territori. Anche il Presidente della Lega Navale
locale Giuseppe Stabile ha voluto ospitare questo approfondimento ricordando quanto la
sua realtà sia presente nelle scuole e con i diversamente abili e chi ha svantaggi sociali.
Il Sindaco di Castellammare del Golfo Rizzo ha mostrato il suo compiacimento per il
fatto che il suo centro sia cresciuto molto in questi ultimi anni e che questo periodo sia
favorevole per ricevere turisti e operatori. “Ci vuole maggiore puntualità nella
presentazione dei progetti perché si rischia di perderli e si deve pressare sull’indirizzo
del mare”. Enzo Munna – il presidente della Fondazione “Emporium del Golfo” ha parlato
della convenzione siglata con la Cna anche con l’Istituto Tecnico Caruso di Alcamo per
divulgare le dinamiche dell’agroalimentare e creare tecnici specializzati – i quadri
intermedi tra il diplomato e il laureato. Infine, un’intesa con l’Università di Palermo per
fungere da appoggio alla carriera accademica e uno stanziamento del Comune di
Castellammare. Il Coordinatore di Cna Sicilia Agroalimentare Tindaro Germanelli ha
sottolineato che “con il Pnrr si deve potenziare, rinnovare, professionalizzare e
meccanizzare sul tema dell’Agroalimentare. La volontà di far nascere due edizioni di
Ciavuri e Sapuri in un trimestre è proporzionale all’aumento dell’agroalimentare che si
attesta come la spina dorsale della Sicilia”. La responsabile nazionale Cna Impresa Donna
Mariella Triolo ha rilasciato la sua opinione sulla difficoltà per la “quota rosa” di fare
impresa e di essere riconosciuta dallo Stato e sui ruoli multipli da mantenere in questa
società. In platea, anche il Segretario di Cna Trapani Francesco Cicala ed altri dirigenti.
Apici consolidati e di riferimento: per Cna Sicilia il Segretario regionale Piero Giglione e
per Cna Palermo il Segretario provinciale Pippo Glorioso. A coltivare le relazioni per
questa specifica rassegna con le aziende è la componente di Cna Palermo, Roberta
Nanfa.

“Ciavuri e Sapuri – Seconda Edizione” intende fortificare questa predisposizione a cercare
il meglio dell’artigianalità regionale e a decantare le piccole – grandi storie di tutti i
giorni di questi produttori, allevatori e “trasformatori” che hanno scrupolo e vezzo di
elaborare dei frutti di nicchia. Vogliamo ricordare i partecipanti che hanno impreziosito
Castellammare del Golfo con la loro bravura e hanno ringraziato nella loro umiltà per
l’alternativa offerta: “Azienda Sixilia” di Marsala con la formula di un amaro che ha
parecchio da dare; “Aura” – Piana degli Albanesi, nel palermitano per le specialità dolci
da forno quali i biscotti e i cannoli con la ricotta di pecora; “Blu Ocean” – Casteldaccia
(PA) per le conserve ittiche; “Bruno Ribadi” con il suo birrificio di Cinisi, che estende il
suo raggio d’azione agli amari e alle gelatine; Rosolino D’Ambra – Azienda Agricola
D’Ambra, dalla provincia di Palermo, ha il “culto della melagrana” che compare nei
liquori ma crea anche marmellate e creme spalmabili e lenticchie; “Azienda Agricola
Doria Nicola” da Calatafimi Segesta (TP), ha messo in mostra rosolio, farina, pasta e
fichi d’india; “Feudo Mondello” da Monreale, con la pasta secca dal grano duro macinato
a pietra, sorprese per il 2023 e una numerosa famiglia di pastai; “Il Filo Tropicale”
azienda agricola di Scianna Caterina punta alle prelibatezze della frutta esotica;
“Laudicina Vito” con i condimenti del territorio di Petrosino (TP), specialmente aceti
balsamici ad alto invecchiamento; “Officine Kaggiotto” – Palermo, con l’olio
extravergine di oliva che si ispira al “filo dorato” della zona di Piana degli Albanesi;
“Cantine Settesoli” Menfi (AG); Cantine Tola (PA); “La sfoglia d’Oro” – Castellammare
del Golfo (TP) , il cui titolare da oltre 40 anni lavora la pasta fresca e secca; da
Valderice (TP) Antonio Spezia con gli oli e conserve ed una novità per avvicinarsi ai gusti
dei bambini cioè il ketchup a base di pomodoro nostrano e “Tonno e Sicilia” di
Prestigiovanni Alberto con le conserve ittiche; “Termini Antichi Grani” da Castelvetrano
(TP); “Gusto e Gusto” di Maria Triolo con olio e sale affumicati.
La compagine di “Ciavuri e Sapuri” è propensa al “to be continued …” come nelle serie
TV di tendenza che si rispettino. Ma intanto Cna affianca i conduttori di azienda
dell’Agroalimentare con esperienze che possono spalancare nuovi orizzonti con l’Estero.

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