venerdì, Marzo 29, 2024
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Proposta d’Istituzione di un Ministero del Mare, Mazara s’intesta la proposta dei Comuni costieri

Parte da Mazara del Vallo, capitale italiana della Pesca d’altura, un appello dei Sindaci dei comuni costieri rivolto al Presidente della Repubblica ed al nascituro Governo nazionale affinché venga istituito un Ministero del Mare.

Il sindaco Salvatore Quinci, reduce da una missione a Bruxelles dove ha incontrato la Commissione Pesca del Parlamento europeo, ha preso carta e penna e scritto ai colleghi sindaci dei comuni costieri affinché un appello comune venga rivolto al Presidente della Repubblica ed a quello che sarà, a seguito delle imminenti consultazioni, il Presidente incaricato del Consiglio dei Ministri. 

La proposta è chiara e già oggetto di recenti dibattiti ed iniziative parlamentari, ma ora avanzata a gran voce direttamente dai Sindaci dei comuni costieri: ISTITUIRE UN MINISTERO DEL MARE.

Nel documento “Perché un Ministero del Mare” viene sottolineato che: 

*Le attività marittime contribuiscono al 2,6% (39,5 miliardi di euro) del prodotto interno lordo (PIL) nazionale: quasi il doppio di quanto prodotto dal comparto del tessile, abbigliamento e pelli o più del doppio delle telecomunicazioni e il triplo di quello del legno, carta ed editoria.

Non solo pesca, naturalmente, ma sono da ricomprendere nel comparto le principali attività marittime quali: turismo costiero, acquacoltura, trasporto marittimo a corto raggio, crociere turistiche, costruzione e riparazione navale, servizi di traghetto passeggeri e trasporto marittimo a lungo raggio.

Dal punto di vista occupazionale, i quasi 800mila lavoratori impiegati nel settore della blue economy rappresentano il 3,3% dell’occupazione complessiva del Paese, superiore di quasi 240 mila unità a quella dell’intero settore formato dalla chimica, farmaceutica, gomma, materie plastiche e minerali non metalliferi. 

Tra le caratteristiche fondamentali dell’economia del mare c’è quindi anche quella di essere in grado di attivare indirettamente ulteriori effetti sul sistema economico: per ogni euro prodotto da questo settore se ne attivano infatti altri 1,9 nel resto dell’economia. 

Nello specifico, poi, la produzione di pesca e acquacoltura rappresenta circa il 2,4% della produzione totale e il 2,9% del valore aggiunto del settore primario in Italia; tutto ciò nonostante le difficoltà di una politica internazionale di settore sempre più influenzata dai temi ambientali a discapito delle componenti sociali ed economiche dalla cui combinazione equilibrata dipende la sostenibilità necessaria ad assicurare un futuro a chi vive di mare. “Ci rivolgiamo dunque al Capo dello Stato ed al futuro presidente del consiglio incaricato – scrive il sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci – per condividere e promuovere un’idea di cui si è parlato in queste settimane a proposito del mare: rilanciare l’economia marittima del nostro Paese attraverso una governance forte e unitaria del mondo del mare, declinato in tutte le sue molteplici componenti. L’idea di far nascere all’alba della XIX legislatura un Ministero del Mare – sottolinea – risponde all’esigenza di un forte rilancio delle attività che su di esso gravitano e che da esso dipendono. Siamo convinti che l’idea di creare in un Paese come l’Italia, interamente immerso nel Mediterraneo, un dicastero che eserciti le funzioni e i compiti che hanno un collegamento con il mare, con la sua tutela, le sue risorse, il suo ecosistema e i trasporti marittimi, sia una scelta opportuna quanto naturale anche per assicurare un forte coordinamento politico ed istituzionale delle politiche di controllo sul mare, di sviluppo delle attività economiche ad esso legate, di tutela dell’ambiente marino, di salvaguardia del trasporto umano e di sicurezza della navigazione con l’obiettivo da centrare per valorizzare il sistema marittimo e creare quelle sinergie di cui c’è un forte bisogno per la difesa dei nostri interessi ed il loro rafforzamento in Europa”.

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