venerdì, Marzo 29, 2024
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Giornata Mondiale storica per tutte le vittime della strada 2022

Giornata Mondiale storica per tutte le vittime della strada. Centinaia di morti solo in Sicilia. Ogni anno muore un intero paese. Per non dimenticare, perché si fermi la strage sulle strade. Perché non rimanga un semplice pensiero, ma si trasformi in atti concreti per il rispetto della vita. Che abbiano REALMENTE GIUSTIZIA. Un giorno dedicato alla memoria di milioni di persone investite e uccise o ferite sulle strade, ma è anche l’occasione per stringersi attorno alle famiglie e alle comunità che hanno subito una perdita e convivono con un ergastolo di dolore, uno strazio sempre presente. I familiari delle vittime vengono lasciati soli col proprio dolore e senza alcun tipo di assistenza psicologica. Ci aspettiamo dalla nuova classe politica azioni decise per frenare questa vergognosa barbarie presente nella nostra società civile. Non è più possibile rimanere ciechi di fronte all’elevato numero delle vittime: è come se fossimo in guerra solo che, al posto delle armi, ci sono le auto. Queste tragedie devono fungere da monito a chi si permette di mettersi alla guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti o dopo aver bevuto. Non è più possibile morire così: diciamo basta morti sulle strade! Il Governo si dia da fare per fermare questa strage.

Lo scopo è sensibilizzare sulla sicurezza stradale, un tema di cui si parla troppo poco in Italia. Ogni anno in Italia muore sulla strada un’intera città.

Rivolgo un nuovo appello al Governo, affinché si rimetta mano alle leggi sulla sicurezza stradale. Ribadiamo il nostro no a patteggiamento, rito abbreviato e arresti domiciliari. Chi commette un omicidio stradale deve andare in carcere. Solo così i responsabili si renderanno conto di quello che hanno combinato. Chi si mette alla guida deve rispettare il codice della strada. È necessario che i giovani vengano educati, anche nelle scuole, alla sicurezza stradale. Come presidente di Sicilia Risvegli e Vittime della strada e referente dell’associazione Unitaria Familiari e Vittime della strada non mi stancherò mai di stare vicino alle famiglie distrutte dal dolore e di dare voce alle vittime. Ma non mi stancherò soprattutto neanche di lottare perché le leggi cambino, perché le pene siano adeguate e le famiglie e le vittime ottengano giustizia. Speriamo che il nuovo Governo si attivi in questo senso, così da non vedere più morti sulle nostre strade.

In questa giornata storica ho ascoltato la vicinanza espressa da Papa Francesco a tutti noi familiari delle vittime, durante l’Angelus che ci è vicino, di continuare a lavorare, di andare avanti e che il Signore ci benedica a tutti noi ergastolani del dolore. Grazie Santo Padre.

Ho apprezzato il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ricordando le vittime degli incidenti stradali ha parlato di sofferenza inaccettabile: “L’elevato numero di persone che perdono la vita o che rimangono gravemente ferite sulle nostre strade costituisce una sofferenza sociale inaccettabile. Le vittime del traffico stradale sono un prezzo che la comunità non può tollerare. In questa Giornata mi unisco nel ricordo delle vittime e dei feriti ed esprimo vicinanza ai loro familiari“.

Non si è fatta attendere nemmeno la risposta del Premier Giorgia Meloni che conosce personalmente la storia di mio fratello Salvatore raccontata nel film censurato “La voce negli Occhi” che lei stessa a ricevuto mesi fa. Sicuramente non conosce la storia di mio figlio Mimmo di 25 anni papà di due bambini ucciso a Catania il 6 marzo 2017, rimasto in Italia senza giustizia, ed ancora attendiamo nei prossimi mesi l’esito definitivo da parte della Corte Europea di Strasburgo.

Ho apprezzato molto il suo intervento che come Presidente del Consiglio garantirà l’impegno del Governo affinché le strade italiane siano più sicure. Promuovendo una cultura della sicurezza e della responsabilità, lanciando tra l’altro una campagna di prevenzione su alcool e droga, causa di non pochi sinistri, nonché con interventi sulle infrastrutture e con il potenziamento dei sistemi di mobilità pubblica. Dimenticando però la parte della giustizia mancante, che in Italia non esiste.

Nei prossimi giorni in Piazza Palestro a Catania verrà inaugurata la prima Panchina Bianca dedicata a mio fratello Salvatore a mio figlio Mimmo Crisafulli, è a tutte le vittime innocenti uccisi sulle strade. Grazie anche alla prima municipalità del Comune di Catania.

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