giovedì, Gennaio 16, 2025
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Ance Sicilia: “Regione sblocca pagamenti alle imprese”

Falcone all’Ance Sicilia: sbloccati tutti i pagamenti alle imprese,d’ora in poi saranno tutti puntuali.Nel futuro opere “importanti” e Ponte sullo Stretto di Messina.La Regione segue l’evolversi della vicenda dei crediti fiscali legati aibonus edilizi.

Puntualità nei pagamenti alle imprese,soluzioni per i bonus fiscali incagliati, interventi del sistemabancario per le imprese, completamento delle opere appaltate efinanziamento di nuove infrastrutture. Sono le linee guida del propriomandato che l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, haillustrato al Consiglio regionale dell’Ance Sicilia riunito a Palermosotto la presidenza di Santo Cutrone.Falcone ha spiegato che, come da impegno assunto all’atto del proprioinsediamento, recuperando il ritardo accumulato nella scorsalegislatura, entro dicembre scorso sono stati emessi 17.524 mandati dipagamento alle imprese ed entro il 22 gennaio di quest’anno sono statipagati anche i 440 mandati del dipartimento Infrastrutture che eranotornati indietro.“Adesso la puntualità dei pagamenti sarà la normalità alla Regione”, haassicurato Falcone, spiegando che l’approvazione in anticipo dellaFinanziaria 2023 ha messo a disposizione dieci mesi e mezzo in un anno,e non più appena tre come in passato, per definire tutti gli iteramministrativi. Infatti, ha puntualizzato l’assessore, “è già partito ilriaccertamento dei residui del 2022, e questo è anche uno degliobiettivi che abbiamo posto ai nuovi dirigenti generali, quello dimettere in linea tutti i dipartimenti rispetto al riaccertamento deiresidui, per avere subito un dato reale sul rendiconto e sulla liquiditàdi cassa”.Un lavoro che già oggi ha reso disponibili oltre 4 miliardi di euro incassa e una riduzione di 700 milioni del disavanzo, che è sceso a 5,5miliardi a fronte di pagamenti per 22 miliardi. Inoltre, è andata aregime l’informatizzazione dei pagamenti e questo rende ancora piùceleri le procedure. “Il mancato pagamento sarà l’eccezione”, haconcluso l’assessore su questo punto.Quanto alle opere pubbliche, Falcone, ricordando tutte le progettazionipreesistenti e già appaltate o con gare in corso, ha annunciato una“nuova visione” che porterà a finanziare, tra “Pnrr” e nuovaprogrammazione comunitaria, non più una miriade di progetti frammentati,ma nuovi interventi “importanti”, che avranno effetti sull’economia esullo sviluppo della Sicilia per i prossimi 30-50 anni, grazie anche adun accordo con l’Istat che consentirà di rendere più aderenti allarealtà le previsioni statistiche che saranno contenute nel Defr.Oltre alla “madre di tutte le opere”, il Ponte sullo Stretto, con laRegione che è tornata ad avere un ruolo attivo, dato che detiene il 2,5%del capitale della società Stretto di Messina appena rimessa inesercizio dal governo centrale.Senza dimenticare, ha aggiunto Falcone, gli interventi nelle areeinterne, per i quali c’è uno stanziamento di 1,5 miliardi, oltre ainuovi lotti che porteranno a 21 i km realizzati della Nord-Sud.Sul fronte del credito bancario, il responsabile dell’Economia hainvitato gli imprenditori edili a considerare l’opportunità offerta dal“Fondo Sicilia” gestito dall’Irfis-FinSicilia, che consente di erogarefinanziamenti significativi, oltre che garanzie e protezioni, in caso diaggiudicazione di commesse impegnative.Infine, sulla vicenda dei crediti fiscali maturati in relazione ai varibonus edilizi e bloccati presso banche e imprese, Falcone ha riferitodella costante attenzione riservata dalla Regione all’evolversi dellasituazione. Il vaglio delle potenziali soluzioni locali deve, comunque,confrontarsi con l’iniziativa di ieri del governo nazionale tesa aridurre l’impatto dei crediti d’imposta sul debito pubblico.

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