venerdì, Aprile 19, 2024
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‘Il trionfo della Morte’, tour domenicale

Quattro luoghi della Kalsa che celano potenti raffigurazioni della morte.

Percorso: Palazzo Abatellis, Cripta dei Cocchieri, Cortile della Morte, Chiesa di Santa Maria degli Agonizzanti.Domenica 5 marzo 2023 ore 10 – Costo €15 (bimbi 5/10 anni €8) (include auricolari e servizio guida. Durata: 2 ore.Info e prenotazioni: 320.7672134 – 347.8948459 eventi@terradamare.org  https://terradamare.org/itinerario-il-trionfo-della-morte   Esplorare luoghi in cui la morte, la sua raffigurazione, la sua simbologia o gli usi e le attività legate ad essa siano collante di questa passeggiata, permette di osservare la bellezza di composizioni antiche, di spazi della memoria e luoghi poco noti, di ritrovare la sensibilità di quegli uomini che nei vari secoli hanno dato forma a questo tema.Inizieremo da ‘Il Trionfo della Morte’ attribuito a un maestro catalano e dipinto in Palazzo Sclafani, ma oggi a Palazzo Abatellis, di fortissimo impatto emotivo nella figura dello scheletro-cavaliere, in un meraviglioso giardino abitato, in cui la risonanza psicologica e umana del manifestarsi della morte si traduce nelle espressioni di stupore, terrore, incredulità, paura di tutti i soggetti.Successiva tappa, caratterizzata da un austero prospetto, in via Alloro, la Chiesa dei Cocchieri, dalla scala ricavata nel pavimento della chiesa si accede alla cripta, di circa 150mq, si estende sotto la chiesa e parte della strada; ha ben mantenuto l’aspetto originario, poichè questo ambiente fu utilizzato come luogo di culto prima dalla confraternita dei Carrettieri e dopo il 1590 da quella dei Cocchieri, oltre i loculi e il colatoio, vi sono elementi decorativi e pitture parietali. È tra le più grandi cripte della città.Il percorso continuerà, attraversando diverse vie che ricordano antichi mestieri della città fino a giungere alla particolare origine del vicolo della morte, nel cuore di Piazza Garraffaello, penultima tappa, preludio della Chiesa di Santa Maria degli Agonizzanti, risalente al 1508, i confrati, che qui avevano la loro sede, adempivano al compito di assistere spiritualmente i condannati a morte con digiuni e preghiere nei tre giorni precedenti l’esecuzione.(foto di copertina: Beatrice Cannì)

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