venerdì, Marzo 29, 2024
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Rifiuti in Sicilia, sindaco Corsaro (Anci): «Comuni sotto il ricatto delle discariche»

 «Fermiamo la dittatura delle discariche. Noi sindaci siciliani siamo sotto ricatto: “O paghi subito quello che ti chiediamo noi, oppure sono fatti tuoi”. E i Comuni pagano, perché l’alternativa sarebbe avere i rifiuti in strada. Oltre ai cittadini in rivolta.…». Così il sindaco di Misterbianco Marco Corsaro, componente del direttivo ANCI Sicilia, in una intervista al quotidiano “La Sicilia” a seguito delle notizie su un nuovo blocco della discarica Sicula trasporti di Lentini, dove confluisce l’indifferenziata di ben 174 Comuni isolani. A prezzi salatissimi per le amministrazioni locali. Nell’ultimo anno, infatti, la tariffa di Sicula trasporti è salita da 100 a 350 euro a tonnellata. «Ora siamo arrivati a 380 euro – spiega Corsaro – e noi sindaci siamo costretti a darglieli, anche 400, sapendo perfettamente il rischio che corriamo: pur aumentando la percentuale della differenziata, aumenta il costo di conferimento e schizzano le tasse. I cittadini non ci capiscono più perché si impegnano a fare la differenziata, ma poi ricevono bollette sempre più care. Così il sistema salta alla base». 

Secondo Corsaro le discariche non sono l’unico nodo da sciogliere: «Bisogna avere anche il coraggio di ammettere – afferma nel colloquio il sindaco di Misterbianco, una delle città più popolose del Catanese e della Sicilia orientale – che il sistema delle Srr è stato un fallimento. Oltre a non aver creato gli impianti territoriali pubblici per differenziare plastica, carta e altro, le Srr nella partita con le discariche non toccano palla, non riescono a schermare i Comuni che invece dovrebbero aiutare». 

Tre le soluzioni all’emergenza indicate dal sindaco Corsaro: «Un aiuto dalla Regione, su cui il governo Schifani sta già lavorando, per calmierare i costi di conferimento. Poi servono le piattaforme locali per la differenziata. Devono essere le Srr a realizzare subito, facendo il loro mestiere. Infine occorre uscire dall’impasse sui termovalorizzatori: ce n’è bisogno, punto e basta», conclude Corsaro.

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