sabato, Maggio 18, 2024
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Debora Scalzo debutta alla regia con il docufilm dedicato a Paolo Borsellino


A TREN’ANNI DALLE STRAGI, IL DOCUFILM PAOLO VIVE OMAGGIA IL GRANDE 
MAGISTRATO UCCISO DALLA MAFIA.

Debora Scalzo la scrittrice siciliana e neo regista esordiente che tratta la legalità, già definita la regista antimafia, ha da poco 
terminato tra Palermo e Catania, le riprese del docufilm “Paolo Vive” dedicato al giudice Paolo Borsellino, con il grande attore Bruno Torrisi 
nelle vesti del magistrato. Docufilm che racconterà l’uomo oltre il magistrato, in uscita a fine 2023, con distribuzione internazionale.

“Paolo Vive” a trent’anni dalla strage di via D’Amelio, rende omaggio al magistrato ma anche all’uomo di alti valori che ha dedicato la vita alla lotta contro la mafia, un esempio per le nuove generazioni, ma non solo, con l’uscita internazionale diventerà anche un messaggio universale.

L’opera, supportata dalla Catania Film Commission, Palermo Film Commission e Sicilia Film Commission, si compone di due parti, da un lato interviste e testimonianze esclusive a personalità vicine al giudice, dall’altro l’interpretazione del giudice Borsellino affidata all’attore siciliano Bruno Torrisi, che con un monologo intenso scritto dalla Scalzo (che ne firma anche la sceneggiatura) entrerà dritto nel cuore e nell’anima. Il documentario è sostenuto anche dalla famiglia Borsellino, e supporterà la “Casa di Paolo”, non una “casa di memoria”, ma qualcosa di vivo, dove i ragazzi a rischio del quartiere, potranno trovare un’alternativa a quella perversa spirale che potrebbe inghiottire tanti di loro come i compagni di giochi di un tempo di Salvatore e Paolo Borsellino. La “Casa di Paolo” è gestita da Roberta Gatani, nipote del giudice Paolo Borsellino e da Salvatore Borsellino fratello del giudice, presso la sede storica della “Farmacia Borsellino” in Via della Vetreria a Palermo.

La Scalzo ha all’attivo diversi libri dedicati alle forze dell’ordine e premi per la letteratura poliziesca e sociale a livello internazionale, 
come il prestigioso “Premio Apoxiomeno” che ha ricevuto nel 2021 all’interno dell’International Police Awards, unico riconoscimento dato ogni anno, a personaggi dello sport, della cultura, dello spettacolo, 
del giornalismo, cinema e sociale, nazionali e internazionali, tra cui molti Premi Oscar come (Colin Firth, Matt Dillon, Hellen Mirren, Ennio 
Morricone, Andrea Camilleri), che con le loro opere narrano la vita e le storie degli uomini in divisa.

L’amore per la divisa fa parte della sua vita da sempre, essendo nipote di un poliziotto di scorta, un nonno da lei definito “Nonno 
indimenticabile e mio angelo custode. Sicuramente da lassù è orgoglioso di me”. Nonno siciliano che ha fatto parte delle scorte per vari magistrati antimafia negli anni siciliani più cruenti e che lavorò anche per il giudice Terranova. Dall’amore per la divisa, alla passione per il giudice Borsellino sin da ragazza, quandò portò come tesina delle 
superiori la storia del grande giudice vittima di mafia dichiarando: “Aver debuttato alla regia con la storia di un grande uomo come il 
giudice Paolo Borsellino mi rende orgogliosa. Credo fortemente che magistrati come lui debbano essere d’esempio per i giovani. Un uomo che ha lavorato con spirito di sacrificio, coraggio e amore per la propria terra definita bellissima ma disgraziata, sino alla fine”.

Il suo impegno per il mondo delle forze dell’ordine e legalità, continuerà anche dopo l’uscita di “Paolo vive” prevista a fine 2023 con 
distribuzione internazionale, con una nuova produzione rivolta a un “angelo della scorta” di Borsellino, Claudio Traina, morto anche lui 
nella Strage di Via d’Amelio del ’92. Il progetto la vedrà non solo alla regia, ma anche alla sceneggiatura in collaborazione con Luciano Traina (fratello di Claudio Traina), che l’ha scelta personalmente per la grande stima e l’impegno che sia lei e la sua squadra fatta di 
talentuose giovani maestranze siciliane, svolgono con passione e dedizione per raccontare la verità, per non dimenticare. La direzione casting partirà tra fine 2023 inizio 2024, presso la sede della Catania Film Commission, e si parla già di un casting d’eccellenza con grandi attori volti noti del cinema siciliano, da sempre impegnati in film 
polizieschi e antimafia.

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