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Aeroporto Agrigento. L’appello di Conflavoro PMI Sicilia a Schifani: “Opportunità se si ribalta la mobilità interna”

 “Un confronto sullo scalo aeroportuale di Agrigento, che coinvolga tutti gli assessorati della Regione Sicilia con le associazioni di categoria più rappresentative e pulsanti dell’Isola, tramite un tavolo tecnico permanente che punti a programmare e realizzare tutto ciò che si possa definire ‘volano’ per il territorio”.

E’ questa la proposta che arriva direttamente dal segretario regionale e vicepresidente nazionale di Conflavoro PMI Giuseppe Pullara al governatore Renato Schifani dopo il primo resoconto pubblico di sabato scorso al Teatro Politeama di Palermo, sull’attività svolta insieme alla sua giunta.

“Come quello sul ponte sullo stretto di Messina dopo il D.L. sulla realizzazione con il testo approvato in Consiglio dei ministri lo scorso 16 marzo, oggi – continua Pullara – in tanti si dividono sul tema dell’aeroporto ad Agrigento. Su questo la nostra Associazione è certa possa rappresentare un’opportunità, ma se non distoglie l’attenzione su alcune ataviche questioni come la mobilità interna. Basti pensare ad Agrigento ‘Capitale della cultura’: nel 2025 avremo un indotto infrastrutturale pronto ad un flusso turistico ancora più importante dell’attuale?”.

“Per arrivare allo sviluppo generale del territorio – spiega Giuseppe Pullara – serve, prima di tutto e senza sprechi, migliorare le arterie stradali esistenti in lassi di tempo certi. I tempi in vista del 2025 sono risicati ed è per questo che Anas ed istituzioni locali e regionali, per competenza, devono intervenire tempestivamente. Proprio per questo motivo, su questa ed altre infrastrutture, ritengo che un tavolo permanente centrale così variegato e durevole nel tempo costituisca una cabina di regia fondamentale che accerti le priorità ed indirizzi Ars e governo regionale sulle opere pubbliche”.

“Vorrei ricordare – precisa il leader di Conflavoro Pmi Sicilia – che solo la Sicilia possiede il venti per cento del patrimonio artistico e culturale mondiale e lo scorso anno le strutture ricettive hanno contato 15 milioni di presenze con gli aeroporti dell’isola che hanno registrato 18 milioni di passeggeri.

“Agrigento ha un’attrattività tale da poter intercettare e consolidare un flusso turistico inimmaginabile per l’intera regione, ma non certamente con le infrastrutture attuali. La percorrenza in auto fino ad Agrigento dai quattro attuali scali aeroportuali supera, ad esempio, le due ore di tempo rendendo la città di Empedocle e Pirandello quella più difficilmente raggiungibile tra le principali mete turistiche dell’isola”.

“Purtroppo questa parte così importante di Sicilia è stata penalizzata anche da provvedimenti normativi da Roma forse non ritenuti importanti, ma per Conflavoro ed i siciliani lo erano sicuramente. Questi potrebbero essere valorizzati a ‘Palazzo dei Normanni’. Nella scorsa legge di bilancio, ricordo, infatti, non furono accolti degli emendamenti che prevedevano opere infrastrutturali che sarebbero servite a consolidare l’importanza-opportunità di un aeroporto ad Agrigento anche di terzo livello. Solo per citarne un paio: 20 milioni di euro per le spese di progettazione dei primi 4 lotti del completamento degli interventi sulla tratta Gela -Agrigento- Castelvetrano della statale 115 ed il miglioramento delle vie di collegamento stradale per 40 milioni di euro per la realizzazione della tangenziale di Agrigento relativa alla statale 115 e l’ammodernamento della strada ‘mare-monti’ (SS115-SS118 – carreggiata di tipo F1)”.

L’Appello ad un tavolo permanente sul turismo è rivolto dunque al Presidente Schifani ed a tutti gli assessori della sua giunta: Conflavoro Sicilia non farà mancare il proprio apporto, è tempo di fare”, conclude il segretario regionale e vicepresidente nazionale Giuseppe Pullara.

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