martedì, Aprile 16, 2024
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Al Bastione Innovazione Cibo Cultura di Cefalù, “In Paladino Veritas”: personale pittorica di Eugenia Affronti, a cura di Margherita Musso

La mostra dell’artista palermitana prende il suo titolo da un riadattamento “affrontiano” della celebre locuzione latina (attribuita a Plinio il Vecchio) “In vino veritas, in acqua sanitas”, ossia “la verità è nel vino, ma la salute è nell’acqua” che, in questa sede, è diventata “In paladino veritas” e, con l’aggiunta di una sorta di “sottotitolo” riadattato, “in Affronti sanitas”. Nel paladino, anzi nei paladini esposti nell’incantevole sede del Bastione di Cefalù, c’è tutta la verità pittorica dell’artista e, nello specifico, in Affronti Eugenia ci sono la
salute e il benessere, l’energia e la positività, che ella puntualmente trasferisce ai suoi paladini quando sono intenti a contorcersi e a fare acrobazie.

Questa percorso espositivo di 35 acrilici su tela di vario formato riunisce a convivio, come facevano gli antichi greci prima e i protagonisti di In vino veritas del filosofo Søren Kierkegaard, una nutrita rappresentanza dei paladini dell’artista palermitana, tutti nati, cresciuti e alcuni addirittura “maritati” negli ultimi 5 anni ed è articolato in tre sezioni che riuniscono, nella prima, una piccola selezione di opere meno recenti che recano un forte rimando al Surrealismo e alla cifra stilistica di Frida Kahlo dai quali Eugenia Affronti ha sempre tratto grande ispirazione; una seconda sezione riservata alle coppie di paladini famosi – da Romeo e Giulietta (per l’artista Rometto e Giuliea) a Tarzan e Jane (Iddu Tarzan, Idda Jane) fino ad arrivare a Diego Rivera e Frida Khalo – e un’ultima sezione dedicata alle opere più recenti di piccolo formato denominate “gli Affrontini”, che ritraggono i visi e le espressioni facciali più emblematici dei paladini di Eugenia Affronti.

Tutti i personaggi raffigurati sono nati, cresciuti e maritati perché per Eugenia Affronti ogni paladino è quasi come un figlio nato da lei – l’opera Vita risulta assai emblematica -, un bimbo da coccolare a dolci colpi di pennello, o anche da incitare come nell’opera La forza o a supportare per non cadere e ruzzolare giù come in Teniamoci forte. Ma, osservando più in generale una tela dell’artista, è di certo immediato pensare che ad ispirarla sia stata anche la sicilianità del suo sostrato socioculturale e, in particolare, il teatro dei pupi siciliani. In ciascuna, infatti, ella ama ritrarre, quasi sempre davanti a un sipario rosso, paladini armati di elmo e corazza in pose spesso funambolesche, proprio come se tutto il loro corpo fosse snodabile e controllato da fili invisibili. Come ha più volte dichiarato, Eugenia Affronti si ispira sì alla tradizione e ai simboli più riconosciuti della Sicilia – i suoi profumatissimi limoni, le sue golosissime cassate e cannoli o le spinosissime pale di fico d’India da cui i suoi paladini cercano di tenersi alla larga! – ma, recisi i fili coi quali gli opranti li manovrano, adopera i paladini per proiettare sulla tela il suo vissuto e le sue emozioni: i mustacchi, vero vanto dei suoi paladini, sono i baffi che sfoggiava suo padre quando era più giovane, mentre ogni naso, ad esempio, ricorda quello di suo nonno; ma ogni posa, ogni espressione o smorfia dei suoi paladini sono il medium da lei prediletto per esternare i suoi stati d’animo, le sue inquietudini a volte, e assai spesso la sua straripante ironia ma, in più, per trasformare in verità universali le energie esistenziali, i sentimenti e le emozioni di ognuno di noi, come singolo e come coppia. Non a caso l’esposizione reca il titolo “In paladino veritas”, perché è nel paladino la Verità.

Il pomeriggio inaugurale sarà impreziosito dalla lettura recitata di alcune poesie e di dialoghi, scritti da Margherita Musso, che accompagnano alcune delle opere in mostra.
La mostra, con Patrocinio Gratuito del Comune di Cefalù e del Bastione Cefalù, sarà visitabile tutti i giorni (martedì escluso) fino al 27 maggio 2023, a ingresso gratuito, dalle ore 11 alle ore 15 e dalle ore 18 alle ore 23.

Testi in mostra e cura: Margherita Musso, Event Manager: Daniela Martino

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