giovedì, Aprile 18, 2024
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Legalità: Vittime di violenza diventano imprenditrici

Legalità: da vittima di violenza a titolare di un’attività ricettiva 
innovativa in Sicilia.
Scatta il “Microcredito di libertà” per avviare un’impresa: prime 10 
richieste
da donne vittime di violenza, alcune dalla Sicilia, nell’anniversario 
della strage di Capaci, frutto dell’accordo tra Fidimed ed Ente 
nazionale per il Microcredito.
Banca Progetto sostiene anche in Sicilia le imprese per partecipare al 
Pnrr.
Fidimed, tra i primi intermediari in Italia, diventa Fintech per essere 
ancora più rapido nel dare risposte alle Pmi che hanno bisogno di 
credito.

Nel giorno dell’anniversario della strage di 
Capaci arrivano dai Centri antiviolenza le prime dieci richieste di 
donne, fuggite dai loro aguzzini, che per affrancarsi intendono avviare 
una propria attività imprenditoriale usufruendo del “Microcredito di 
libertà”, il nuovo prestito agevolato fino a 50mila euro a tasso zero 
fino a sette anni, con garanzia di Mcc e con l’assistenza di un tutor, 
reso disponibile per la prima volta in Italia grazie ad un protocollo 
firmato a Palermo lo scorso 25 novembre, Giornata mondiale contro la 
violenza di genere, tra l’Ente nazionale per il Microcredito e Fidimed, 
intermediario finanziario nazionale 106 Fintech vigilato da Bankitalia.
Alcune di queste richieste arrivano dalla Sicilia e una, in particolare, 
punta al settore del turismo per realizzare e gestire un’attività 
ricettiva innovativa. Lo ha annunciato Marco Paoluzi, responsabile Area 
credito dell’Ente nazionale per il Microcredito, intervenendo a Cefalù 
all’assemblea dei soci di Fidimed che ha approvato il Bilancio 2022.
“Il progetto del ‘Microcredito di Libertà’ è partito operativamente da 
poco – ha spiegato Paoluzi – e già sta dando risposte alle esigenze 
delle donne assistite dai Centri antiviolenza che vogliono trovare in 
questo prestito sociale uno strumento di riscatto e di indipendenza e un 
modo per emanciparsi dalla violenza economica, che è una componente 
fondante della violenza e della disparità di genere. In Fidimed – ha 
aggiunto Paoluzi – abbiamo trovato un partner finanziario nazionale che 
si è candidato a essere la nostra sponda per erogare il Microcredito di 
libertà su tutto il territorio nazionale. E’ un intermediario che si è 
digitalizzato e, quindi, è in grado di rispondere con immediatezza ad 
ogni tipo di esigenza. Anche in Sicilia – ha concluso – stiamo 
incontrando i Centri antiviolenza e stiamo ragionando con loro sul modo 
migliore per essere i nostri Hub in grado di intercettare sul territorio 
le idee delle vittime che hanno voglia di affrancarsi e aiutarci a 
renderle libere economicamente attraverso il prestito agevolato erogato 
da Fidimed per reinserirsi alla pari nella società”.
Da parte sua Giuseppe Pignatelli, responsabile Divisione Imprese di 
Banca Progetto, di cui Fidimed è partner, ha riferito che la Banca, 
reduce “da un 2022 chiuso con numeri molto importanti e soddisfacenti, 
che stanno proseguendo con lo stesso trend nel primo trimestre del 2023, 
anche in Sicilia grazie a Fidimed, ha aggiunto un nuovo impegno a 
sostegno delle necessità finanziarie delle Pmi, con un’attenzione molto 
forte e specifica tesa a supportare le imprese nel ‘mettere a terra’ le 
risorse del Pnrr. Forniamo, cioè, un significativo sostegno a tutte le 
imprese che partecipano e vincono i bandidel Pnrr tramite due strumenti 
molto efficaci: il ‘lending’ nella fase antecedente la cantierizzazione, 
e il factoring durante la realizzazione dell’intervento, quindi con 
l’acquisizione dei crediti derivanti dal contratto d’opera. Così Banca 
Progetto accompagna le Pmi durante tutta la vita dell’investimento, 
dalla partecipazione ai bandi fino alla fase di cantierizzazione e di 
realizzazione dell’investimento”.
Microcredito di libertà e Pnrr, due belle novità per l’attività di 
Fidimed, che l’Osservatorio nazionale sui Confidi italiani, presentato 
lo scorso 11 maggio dal Comitato Torino Finanza, ha classificato ai 
primi posti del sistema Paese per redditività, efficienza e validità del 
business.
L’A.d., Fabio Montesano ha illustrato all’Assemblea dei soci i risultati 
del 2022, che vedono un utile cresciuto del 62%, un Total capital ratio 
salito al 24,9%, un Cost income ratio dimezzatosi al 58%, ben al di 
sotto della media dei confidi che è il 90% (“Dati che ci riconoscono tra 
le migliori performance del sistema”, ha detto Montesano); un totale di 
erogazioni dirette, anche tramite Banca Progetto, che sfiorano i 500 
milioni di euro, più 194 operazioni garantite nel 2022 per quasi 24 
milioni, a beneficio di una platea che si è ampliata fino a comprendere 
3.526 aziende in tutta Italia.
Fabio Montesano ha ufficializzato “l’avvenuta digitalizzazione di 
Fidimed e la sua trasformazione in soggetto Fintech. Questa sfida – ha 
concluso – ci proietta in una fase di grande evoluzione. Per vincerla 
abbiamo cambiato il provider e digitalizzato tutti i nostri sistemi e 
processi informatici, abbiamo migrato tutti i dati nella nuova 
dimensione per rispondere ancora meglio a tutte le esigenze delle 
imprese. Siamo più semplici, possiamo cogliere meglio tutti gli elementi 
possesso delle banche dati e utilizzare l’Intelligenza artificiale per 
rendere tutti i processi più digitalizzati. Questo migliora la nostra 
capacità di comprendere e soddisfare le esigenze di credito delle 
imprese”.

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