Giovani attratti dalla professione: in Sicilia aumentano i consulenti
del lavoro
sono soprattutto donne e l’età media scende sotto i 36 anni.
E ora c’è pure la sfida di trovare un’occupazione agli ex Rdc:
sono 155.624 quelli presi in carico dal programma “Gol”, più gli
iscritti al “Siils”.
Domani a Sciacca il “Premio Cumbo” con i vertici nazionali:
passaggio di testimone da un padre a un figlio
Sempre più giovani in Sicilia diventano
consulenti del lavoro. E questo perché non si è più solo professionisti
al servizio delle aziende: i consulenti, grazie alla loro Fondazione per
il Lavoro, sono anche nel circuito per agevolare l’incontro tra domanda
e offerta di lavoro e, quindi, pienamente coinvolti dalla recente
“riforma Calderone” nella complessa sfida del reinserimento lavorativo
degli ex percettori di Reddito di cittadinanza.
In Sicilia la sfida è enorme, per i Centri per l’impiego pubblici come
per i privati: sono 155.624, secondo l’ultimo monitoraggio Anpal
aggiornato al 30 giugno scorso, gli ex Rdc (42,5%), nonché i percettori
di indennità e i soggetti delle categorie fragili, presi in carico dal
programma “Gol” finanziato dal Pnrr, di cui 55.909 sono già stati
indirizzati verso un percorso di reinserimento lavorativo.
Per questo scopo la Regione siciliana sta sottoscrivendo le convenzioni
con le agenzie private di lavoro. A questi si aggiungono circa 30mila ex
percettori di Rdc che in tutta Italia si sono iscritti alla nuova
piattaforma Siils per avere diritto ai 350 euro mensili per 12 mesi
“purché dimostrino di essersi attivati per la ricerca di una politica
attiva del lavoro”.
Gli sviluppi della professione di consulente del lavoro e il
reinserimento lavorativo degli ex Rdc saranno al centro, domani, 21
settembre, alle ore 15, a Sciacca, presso il Mangia’s Torre del Barone
Resort, della settima edizione del “Premio Giovanni Cumbo” che sarà
conferito a 14 consulenti che hanno completato 40 anni di carriera, al
migliore giovane che ha superato l’ultimo esame di abilitazione alla
professione e ai 49 neoiscritti all’albo professionale. Fra questi c’è
il caso singolare di un passaggio di testimone: Giuseppe Ilacqua di
Siracusa sarà premiato per i 40 anni di carriera nello stesso giorno in
cui il figlio Salvatore riceverà il premio come nuovo iscritto.
Interverranno il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei
consulenti del lavoro, Rosario De Luca; il presidente della Fondazione
consulenti per il Lavoro, Vincenzo Silvestri; il presidente della
Consulta regionale dei consulenti del lavoro, Maurizio Adamo; il
direttore generale dell’ente di previdenza di categoria Enpacl, Fabio
Faretra; il presidente dell’Ordine provinciale di Agrigento, Enrico
Vetrano; il direttore regionale dell’Inail Sicilia, Giovanni Asaro, con
il quale saranno affrontati anche i temi d’attualità della sicurezza sul
lavoro; i dirigenti provinciali dei Centri per l’impiego, dell’Inps e
dell’Agenzia delle Entrate; il sindaco di Sciacca, Fabio Termine.
I DATI
A differenza del resto del Paese, dove nel 2022 si è registrata una
lieve flessione di iscritti, in Sicilia lo scorso anno si sono
registrate 49 nuove iscrizioni e quest’anno altri 63 laureati si stanno
sottoponendo agli esami di abilitazione. Secondo i dati elaborati
dall’Enpacl, dal 2020 al 2022 in Sicilia il saldo fra iscritti e
pensionati è attivo per 29 unità. Il numero complessivo di consulenti
del lavoro in attività nella regione, infatti, è passato da 2.188 del
2020 a 2.217 dello scorso anno.
E sono le consulenti donne, che rappresentano il 40% degli iscritti, a
trainare la crescita, facendo registrare una variazione positiva nel
2021 maggiore di quella rilevata per gli uomini (rispettivamente +1,3% e
+1,1%); la differenza è ancora più forte nel 2022, anno in cui le
iscritte crescono dell’1%, mentre gli iscritti maschi fanno registrare
una riduzione del -0,5%.
Le due province per le quali si rileva, in termini relativi, la crescita
maggiore tra il 2020 e il 2022 sono Ragusa, con un +5,6% nel biennio
(+3,6% nel 2021 e +1,9% nel 2022), ed Enna con il +6,6% (+3,3% nel 2021
e 3,2% nel 2022). Anche qui è la componente femminile che fa registrare,
tendenzialmente, la percentuale maggiore di crescita.
Per Agrigento e Trapani la collettività resta invariata, mentre
Caltanissetta e Siracusa vedono i propri iscritti ridursi di due unità
dal 2020 al 2022.
L’età media si va riducendo per effetto di una maggiore iscrizione di
giovani consulenti, con età media pari a 36 anni circa, superiore al
numero di professionisti che si sono cancellati nel triennio e che
avevano un’età media di 56 anni circa. Le consulenti donne sono più
giovani mediamente di 3 anni rispetto ai colleghi uomini.