“È emozionante incontrare tanti amici che in questi anni avevano abbandonato l’idea della stabilizzazione e che ormai avevano finito con non credere più a nulla, verificare nei loro occhi come finalmente l’obiettivo si stia raggiungendo. È stato un lavoro lungo ed estenuante che alla fine sta portando comunque alla stabilizzazione delle tante persone che da oltre vent’anni erano rimaste chiuse nel recinto precariato e del bacino. Il transito in SAS e la possibilità di una busta paga, rappresenta il giusto riconoscimento a seguito di un percorso troppo lungo caratterizzato dalla negazione dei diritti più elementari. Esprimo piena soddisfazione ed emozione per il fatto che finalmente entro l’anno si potrà procedere così come auspicavamo”.
Così non ha nota il deputato questore all’Ars Vincenzo Figuccia.